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Turismo a Cagliari, gli operatori contro il piano del Comune

Frenata su “Destinazione Cagliari”: “Affida il coordinamento a un consulente scelto senza bando pubblico”
La Redazione

Destinazione Cagliari, gli operatori: “Sì alla governance sul turismo”.

Destinazione Cagliari, gli operatori: “Sì alla governance sul turismo”. I rappresentanti delle principali associazioni del turismo cagliaritano hanno espresso forti perplessità sul progetto “Cagliari Destination Governance”, promosso dal Comune come nuova fase di gestione turistica. Convocati come portatori di interesse, gli operatori hanno chiesto un confronto reale e costruttivo, denunciando un approccio che “riparte da zero” e ignora il lavoro consolidato svolto negli ultimi anni da imprese, associazioni e istituzioni locali.

Secondo quanto affermato, il piano non valorizza le competenze maturate nel territorio e affida il coordinamento a un consulente esterno scelto senza bando pubblico. Gli operatori ribadiscono che progetti di tale portata debbano nascere da processi partecipativi e trasparenti, fondati sul coinvolgimento delle realtà locali.

Le associazioni criticano anche la creazione della cosiddetta “Open Data Room”, ritenendola una duplicazione dell’Osservatorio cittadino sul turismo già proposto dagli operatori. Tale strumento, spiegano, rappresenta un elemento strategico per orientare politiche basate su dati concreti, evitando sprechi e sovrapposizioni.

Federalberghi: “Dalle parole ai fatti, serve una vera alleanza territoriale”

Durante l’incontro convocato dall’assessora al Turismo Maria Francesca Chiappe, Federalberghi Sud Sardegna ha rilanciato la necessità di costruire una governance stabile e condivisa per lo sviluppo turistico del Sud Sardegna. “Non bastano più buone intenzioni o tavoli di confronto,” ha dichiarato Fausto Mura, presidente di Federalberghi, “serve una regia unica capace di unire istituzioni e imprese sotto una visione comune.”

La Federazione ricorda che negli ultimi cinque anni si sono susseguiti numerosi tavoli con lo stesso obiettivo: definire una strategia unitaria. Le città europee che hanno consolidato il proprio successo turistico, sottolinea Federalberghi, hanno creato fondazioni o enti misti pubblico-privati in grado di pianificare insieme promozione, accoglienza ed eventi.

Durante la discussione, Federalberghi ha accolto positivamente la proposta di un Osservatorio Turistico ma ha evidenziato due criticità centrali: l’assenza di un benchmark territoriale che misuri le performance di Cagliari rispetto ad altre destinazioni mediterranee e una visione troppo ristretta al solo Comune di Cagliari, mentre i visitatori percepiscono l’intera Costa Sud – da Teulada a Costa Rei – come un’unica destinazione.

Le proposte per un turismo competitivo

La Federazione propone la creazione di una alleanza intercomunale e di un protocollo turistico condiviso che coinvolga tutti i Comuni costieri, con l’obiettivo di costruire un marchio territoriale unitario e competitivo sui mercati internazionali. Federalberghi ha inoltre richiamato l’attenzione sulla carenza di personale qualificato e sulla necessità di percorsi formativi dedicati, considerati fondamentali per garantire la qualità e la sostenibilità del turismo nel lungo periodo.

Infine, le associazioni del comparto – tra cui Federalberghi, Confcommercio, Associazione Extra, Sintur, Associazione B&B in Cagliari, Consorzio Cagliari Centro Storico e C.A.S.COM – ringraziano l’amministrazione per l’ascolto ma chiedono un impegno concreto e continuativo. “Serve passare dalle strategie ai fatti,” ribadiscono, “con una governance che nasca dal territorio e per il territorio.”

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