Pronto Soccorso di Isili chiuso: in crisi la Sanità in Sardegna: “Un disastro annunciato che coinvolge gli ospedali di Cagliari”
Pronto Soccorso di Isili chiuso: in crisi la Sanità in Sardegna. La chiusura temporanea del Pronto Soccorso di Isili, prevista per il 4 e 5 ottobre, rappresenta per USB Sanità l’ennesimo segnale di una crisi ormai fuori controllo. Gianfranco Angioni, rappresentante del sindacato, definisce l’evento “un disastro annunciato” che colpisce non solo il territorio, ma l’intero sistema sanitario regionale.
Il blocco del presidio di Isili costringe i cittadini del Sarcidano a rivolgersi ai tre Pronto Soccorso dell’area metropolitana di Cagliari — Brotzu, SS Trinità e Policlinico Universitario — già saturi e al limite della tenuta operativa. Il personale medico e infermieristico affronta un carico insostenibile, con turni infiniti e risorse insufficienti per garantire un’assistenza dignitosa.
Angioni denuncia una situazione che “mette a rischio la vita delle persone e svuota di senso il diritto alla salute”. L’USB chiede all’Assessore alla Sanità, Dott. Bartolazzi, di agire con urgenza, lasciando da parte la retorica e puntando su misure concrete: assunzioni stabili, potenziamento dei reparti d’emergenza e pianificazione strutturale dei servizi territoriali.
Il sindacato sottolinea come le chiusure a catena e l’assenza di programmazione abbiano trasformato la sanità sarda in un sistema sull’orlo del collasso. Ogni giorno medici e infermieri affrontano emergenze in condizioni sempre più precarie, mentre i cittadini perdono fiducia e sicurezza.
“Non possiamo accettare che la salute resti ostaggio dell’improvvisazione”, afferma Angioni. “Serve una strategia chiara e condivisa che garantisca a tutti cure tempestive e accesso ai servizi essenziali”.
USB invita l’Assessorato a intervenire subito, prima che il collasso del sistema diventi irreversibile. La Sardegna merita una sanità pubblica efficiente, accessibile e capace di tutelare davvero la vita delle persone.