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Continuità territoriale, sfida aperta sui cieli sardi: più ore garantite e nuove tariffe ridotte

I principali aeroporti sardi, collegati con Roma e Milano, attendono di sapere con quali compagnie lavoreranno: lunedì l’apertura delle buste
Paolo Rapeanu

Voli a prezzi convenienti e più tempo a disposizione, sulla continuità territoriale i sardi incrociano le dita

Si sono conclusi i termini per la presentazione delle offerte relative al nuovo servizio di continuità territoriale aerea che collegherà gli aeroporti sardi di Alghero, Cagliari e Olbia con Roma Fiumicino e Milano Linate.

Lunedì 15 dicembre la seduta pubblica di apertura delle offerte: in questa fase l’amministrazione verificherà esclusivamente la presenza di proposte per ciascun collegamento.

Successivamente, nei tempi tecnici stabiliti, la Regione procederà alla nomina della commissione giudicatrice e darà avvio alla valutazione delle offerte tecniche ed economiche.

Il bando, pubblicato nei mesi scorsi dall’assessorato regionale dei Trasporti, delinea il nuovo modello di servizio che entrerà in vigore dalla fine di marzo 2026.

Tra i principali cambiamenti figurano l’aumento strutturale delle frequenze e dei posti disponibili su tutte le rotte da e per Cagliari, Alghero e Olbia verso Roma Fiumicino e Milano Linate, oltre a una maggiore articolazione degli orari suddivisi in quattro fasce (6:00-9:00, 9:00-13:00, 13:00-18:30 e 18:30-23:00) per garantire il rientro in giornata.

LEGGI ANCHE: Continuità territoriale, non solo aerei: "In Sardegna tariffe basse per chi lavora o deve curarsi"

Il nuovo assetto prevede inoltre tariffe ridotte per i residenti: circa 30 euro a tratta per Roma e 44 euro per Milano, al netto di Iva e tasse aeroportuali. Le agevolazioni si estendono anche a nuove categorie, tra cui lavoratori e militari con sede stabile in Sardegna e sportivi agonisti non professionisti.

Il bando introduce infine tariffe calmierate per i non residenti che mantengono legami familiari fino al terzo grado con cittadini sardi o che assistono familiari ai sensi della Legge 104/92: per queste categorie il prezzo del biglietto potrà superare quello dei residenti solo del 30 per cento. Resta confermata, per tutto l’anno, anche la tariffa massima dedicata ai lavoratori non residenti che viaggiano per motivi professionali.


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