Ha manifestato, protestando contro il passaggio di un carico di pale eoliche da Santa Giusta a un’altra parte della Sardegna, lo scorso 13 gennaio. Per questo motivo un uomo è stato indagato perché ritenuto “soggetto pericoloso”. A darne notizia, ovviamente contestando la decisione presa dai giudici, è l’avvocatessa Giulia Lai di Libertade: “Ha sfidato il freddo per contestare un nuovo carico di pezzi di enormi pale eoliche che passando da Santa Giusta avrebbero raggiunto un’altra parte della Sardegna. Coraggiosi e soprattutto liberi nell’esprimere il loro dissenso, contro l’utilizzo della transizione energetica come paravento di una speculazione industriale, che sta colpendo per l’ennesima volta la nostra terra. Per il solo fatto di aver contestato il passaggio dei mezzi, ora un compagno estremamente generoso nei confronti della lotta, si trova sotto procedimento amministrativo e penale, perché ritenuto soggetto pericoloso. Denunciato per aver difeso la propria terra e per aver espresso pacificamente il proprio disappunto a chi guidava quei mezzi”.
“Libertade esprime la propria solidarietà al compagno affinché nessuno si intimorisca dinanzi a questa repressione che è stata attivata dallo Stato al fine di non impedire la speculazione energetica in atto in Sardegna. Anche per questo noi di Libertade ci uniamo alla Manifestada contra a su colonialismu energèticu che si svolgerà il primo marzo a Quartu”.