Cagliari, discariche nei contenitori di abiti usati: multe in arrivo: “Scatterà anche il sequestro della patente”
La raccolta degli indumenti usati a Cagliari rappresenta un servizio essenziale per la sostenibilità e la solidarietà. L’assessora all’Igiene del Suolo Luisa Giua sottolinea che questa attività, prevista dalla legge, contribuisce a ridurre gli sprechi, sostenere il riuso e promuovere un gesto collettivo di responsabilità ambientale.
Attualmente la città dispone di 110 contenitori distribuiti in 46 aree di raccolta. Di queste, 25 postazioni funzionano in modo regolare, 14 presentano criticità moderate e 7 risultano fortemente problematiche. La situazione deriva in gran parte da atti di inciviltà: alcune persone aprono i contenitori per prelevare capi e lasciano a terra ciò che non serve, altre depositano oggetti non idonei o abbandonano rifiuti ingombranti nelle vicinanze.
L’assessora Giua denuncia che tali comportamenti compromettono un servizio importante e creano degrado urbano evitabile. Il Comune ha quindi deciso di intervenire in modo deciso. I tecnici del Servizio comunale hanno definito un piano d’azione che include: incremento della frequenza di svuotamento nelle zone critiche, installazione di telecamere di videosorveglianza, nuova cartellonistica informativa con le sanzioni previste (fino a 18.000 euro e sospensione della patente se l’abbandono avviene in auto), riposizionamento o rimozione delle postazioni più compromesse e pulizie tempestive e monitoraggi costanti.
Giua precisa che l’obiettivo non riguarda l’aumento dei punti di raccolta, ma il miglioramento dell’efficienza e del decoro del servizio esistente. Il Comune vuole tutelare le cittadine e i cittadini che usano correttamente i contenitori, garantendo una città più pulita e rispettosa.
“Cagliari merita cura, ordine e civiltà,” conclude l’assessora, “non possiamo permettere che pochi irresponsabili compromettano un servizio utile a tutti.”