Posti di lavoro a rischio a Guspini, in crisi la Ceramica Mediterranea
Si apre una nuova emergenza nel panorama industriale sardo. Al centro dellāattenzione di sindacati e istituzioni locali cāĆØ la Ceramica Mediterranea S.p.A. di Guspini, dove i lavoratori sono in cassa integrazione da luglio. Lāazienda, specializzata nella produzione di grĆØs porcellanato realizzato principalmente con materie prime locali, impiega attualmente 105 dipendenti diretti e circa una ventina nellāindotto. Come molte realtĆ industriali sarde, anche la Ceramica Mediterranea ha dovuto fare i conti, nel tempo, con lāassenza della rete del metano, le difficoltĆ logistiche e lāalto costo dei trasporti.
La Ceramica Mediterranea Guspini in crisi
Nonostante ciò, nel periodo post-pandemico lāimpresa ha avviato un ambizioso piano di investimenti per rafforzare la propria competitivitĆ sul mercato globale. Tuttavia, i ritardi nellāattuazione del progetto ā pur con il mantenimento della clientela ā hanno generato una pesante crisi finanziaria, tanto da portare lāazienda ad attivare la procedura di composizione negoziata del debito. Durante lāudienza dello scorso 12 settembre, lāesperto nominato ha espresso disponibilitĆ a supportare gli accordi con i creditori, rilasciando un parere favorevole sullāimpostazione generale proposta dalla societĆ .
Nonostante questo passaggio positivo, ad oggi non ĆØ stato ancora depositato il provvedimento necessario per riavviare lāoperativitĆ dellāazienda e fornire garanzie occupazionali ai dipendenti. Alla luce di questa situazione di stallo, il nuovo presidente della Provincia del Medio Campidano ā nonchĆ© sindaco di Guspini ā Giuseppe De Fanti, insieme ai rappresentanti sindacali Emanuele Madeddu (Filctem Cgil), Nino DāOrso (Femca Cisl) e ai delegati RSU Antonio Serci e Lorenzo Mallica, ha deciso di sollecitare un intervento delle istituzioni. In particolare, De Fanti chiederĆ un incontro con lāassessore regionale allāIndustria, Emanuele Cani. Intanto, per lunedƬ alle ore 11 ĆØ stata convocata unāassemblea con lavoratori e sindacati.