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Case sempre più care a Cagliari e fioccano gli affitti brevi: “Arrivano turisti ma scompaiono abitanti”

Boom di appartamenti usati come case vacanze. Vacanzieri e padroni felici ma c’è chi contesta: “Le case diventano camere, i residenti ospiti”
Ennio Neri

Boom affitti brevi a Cagliari, +45% in un anno e case sempre più care

Le case a Cagliari? Sempre più care e sempre più raro sperare di poterne avere una, a meno che non si rientri nella categoria di trasfertisti o turisti.

La Casa del Popolo Rosa Luxemburg denuncia: “Città trasformata in vetrina turistica, servono politiche per il diritto alla casa”.

Cresce il turismo, ma i residenti arretrano

Cagliari cambia volto sotto la spinta del turismo. Secondo l’Osservatorio del Turismo della Città Metropolitana, le strutture ricettive sono aumentate del 38,8% in un solo anno, passando da 4328 a 6008. La crescita più forte riguarda gli affitti brevi e gli alloggi privati, come Airbnb e case vacanza, che registrano un incremento del 45%.

Un boom che riempie la città di visitatori, ma svuota i quartieri dei suoi abitanti storici.


“Le case diventano camere, i residenti ospiti”


L’associazione Casa del Popolo Rosa Luxemburg lancia l’allarme:
“Il turismo cresce a ritmi altissimi, ma le conseguenze sulle cittadine e sui cittadini diventano ogni giorno più pesanti”.

Secondo il collettivo, la corsa agli affitti brevi riduce l’offerta di abitazioni per chi cerca casa a lungo termine. I canoni aumentano, i contratti si accorciano, e chi ha redditi medi o bassi viene spintə verso le periferie o i comuni dell’hinterland.


“Le case diventano camere e i residenti vengono sostituiti da ospiti temporanei – denunciano dall’associazione –. Così la città si trasforma in una ‘vetrina turistica’, dove il diritto all’abitare perde spazio di fronte alla rendita immobiliare”.


Una città in cerca di equilibrio

Mentre il Comune e le istituzioni continuano a promuovere la “Cagliari turistica” con eventi e bandi, secondo la Casa del Popolo mancano regole chiare per gli affitti brevi e strumenti efficaci per proteggere chi vive stabilmente in città.

“Si privilegia il profitto privato e non la residenza – sostengono gli attivisti –. Le politiche turistiche stanno ridisegnando Cagliari, ma serve un cambio di rotta. Bisogna introdurre limiti a chi specula e garantire il diritto alla casa come priorità sociale”.


Il nodo del futuro

Dietro la crescita del turismo si nasconde una domanda cruciale: C’è ancora spazio per chi vuole abitare davvero Cagliari? La risposta, secondo la Casa del Popolo, passa "per nuove politiche urbane che bilancino accoglienza e residenza, turismo e comunità, sviluppo e diritto all’abitare".

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