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Addio al mercato Sant’Elia a Cagliari, Mannino: “Zedda ha ragione”. Nel futuro Caritas e centro solidale

L’addio ai box trova il plauso del capogruppo di FdI: “Ogni anno il Comune perdeva 300mila euro”. Ma, sul tema, il centrodestra va in frantumi
Paolo Rapeanu

Il mercato civico di Sant’Elia a Cagliari (de profundis celebrato qualche giorno fa) ha prodotto più spese che ricavi per le casse del Comune: “Trecentomila euro ogni anno, a fronte di ricavi per appena 30mila”. Chi snocciola i numeri non ĆØ un fedelissimo della Giunta Zedda ma, anzi, chi gli fa opposizione sin dalla prima volta in cui era stato eletto sindaco, Pierluigi Mannino (capogruppo FdI). Lo stesso Mannino ha votato, insieme alla maggioranza e quasi tutti gli altri consiglieri di opposizione, la delibera per la chiusura del mercato che affaccia sulla Unipol Domus. Il resto l’ha fatto la maggioranza: accordo con la Caritas, la struttura sarĆ  gestita dall’ente benefico e ci sarĆ  spazio anche per un emporio solidale.

Cagliari dice addio al mercato di Sant’Elia, futuro “sociale”

“Mantenere in piedi un mercato in queste condizioni avrebbe significato garantire un costo certo per le casse pubbliche senza alcuna prospettiva di ritorno economico”.

Non solo: non intervenire avrebbe potuto persino configurare un danno erariale con soldi dei cittadini destinati a un’attivitĆ  ormai non più sostenibile", afferma Mannino.

"Di fronte a questa realtà, la maggioranza dei consiglieri comunali ha condiviso la scelta della chiusura. Tuttavia, alcuni consiglieri hanno continuato a parlare di errore, senza però avanzare soluzioni concrete o piani credibili di rilancio. Si sono limitati a generiche affermazioni, senza indicare strumenti, risorse o strategie praticabili".

Lontano dai banchi del potere di via Roma, circa 900 cittadini hanno firmato una petizione per proporre al Comune di ragionare su un altro futuro del caseggiato.

E sin qui tutto bene.

Il problema, tutto di natura politica, ĆØ che il centrodestra che spera di riconquistare, chissĆ  quando, Cagliari, si ĆØ frantumato sul tema del mercato Sant'Elia. "No" alla chiusura, netto, di Alessandra Zedda di Lega-Anima di Sardegna, Roberto Mura di Alleanza Sardegna e, soprattutto, Stefania Loi di Fratelli d'Italia. Che, nei fatti, ha sconfessato il suo capogruppo.

Ora, il dissenso ĆØ garantito in un paese democratico: "Insieme alla collega Alessandra Zedda e al collega Roberto Mura abbiamo ribadito la nostra posizione, abbiamo votato convintamente 'no' alla chiusura del mercato.

"La nostra contrarietĆ  nasce da una convinzione chiara: il mercato di Sant’Elia non ĆØ soltanto un luogo di scambio commerciale, ma rappresenta un vero e proprio presidio sociale, un punto di riferimento fondamentale non solo per il quartiere ma per l’intera cittĆ ".

Parole di Stefania Loi, nello stesso partito che in Comune ha scelto di essere rappresentato da Mannino: a chi ĆØ "esperto" di equilibri politici non ĆØ sfuggita la diversitĆ  di voto tra i due, segno (a quanto pare ulteriore) di correnti interne che mettono FdI in una situazione di "imbarazzo" rispetto al vento, attualmente a favore, nazionale.

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