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Carbonia, grave atto intimidatorio: un ordigno accanto all’auto del sindaco Morittu

Sul caso indaga la polizia Scientifica. Il primo cittadino della città sulcitana non aveva mai subìto intimidazioni: tanti messaggi di solidarietà bipartisan
Paolo Rapeanu

Paura e sdegno vanno a braccetto, nelle ultime ore, a Carbonia. Il sindaco Pietro Morittu ha subìto un grave atto intimidatorio. Stando a quanto trapelato sinora, vicino alla sua automobile è stato trovato un ordigno, fortunatamente disattivo. Sul posto sono piombati i poliziotti e gli agenti della polizia Scientifica che hanno effettuato tutti i rilievi e verifiche del caso sull’ordigno.

In parallelo sono già partite le indagini per risalire al responsabile o ai responsabili dell’inqualificabile e gravissimo gesto, che mina la serenità di tutta la città sulcitana.

E i messaggi di solidarietà pubblici da parte di semplici cittadini ma, come doveroso, anche dei colleghi politici di Morittu, fioccano e sono bipartisan.

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“La mia vicinanza umana, civile e politica al sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, per la gravissima intimidazione ricevuta”, scrive Emiliano Deiana, ex presidente Anci e sindaco di Bortigiadas. “Pietro è un ottimo sindaco, un politico capace e sono sicuro che questi gesti — gesti gravissimi: inqualificabili — non ne piegheranno la volontà e l’azione politica”.

Parere unanime quello di Daniela Falconi, presidentessa Anci Sardegna e sindaca di Fonni: “A Pietro Morittu, amico prima ancora che collega, un grande abbraccio e tutta la vicinanza e solidarietà possibile. Non ci sono nemmeno più parole per esprimere condanna ma solo la consapevolezza sempre più forte che no, così proprio non va”. Sono tantissimi gli attestati di vicinanza e di solidarietà a Pietro Morittu da parte di tutti i sindaci della provincia del Sulcis, ovviamente senza nessuna distinzione di colore politico. Quanto avvenuto a Carbonia ha tutti i presupposti di un fatto grave, finito già sotto gli occhi di tutta la Sardegna e di tutti i sardi che, alle mani o alla violenza, preferiscono il dialogo.

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