Un vittoria arrivata dopo anni di lotte e battaglie, raccontate anche in pubblico, quella del 19enne Edoardo Zedda di Capoterra. È nato donna ma, in quel corpo, sin da piccolo, non ci si è mai “ritrovato”. E così, tre anni fa esatti ha iniziato una terapia ormonale con l’ok dei genitori “per quanto hanno avuto bisogno del loro tempo per capire e capirmi”.
Ma oggi, tutta la fatica di una persona che desiderava solo essere ciò che si sentiva di essere, quasi si scioglie come neve al sole: “Ho ricevuto il documento finale, anche per lo Stato e per la legge sono un ragazzo. Presto andrò a prendere la carta di identità”.
Dove potrà “specchiarsi” e leggere quei dati che, da sempre, hanno fatto parte di lui. “Ho subìto episodi di bullismo, tra l’altro anche per il peso. Inoltre, Capoterra è un paesino del sud Sardegna e non c’è ancora quella apertura mentale necessaria che si trova in altre città del mondo”, racconta Edoardo Zedda.
Il 19enne non serba nessun rancore nei confronti di chi l’ha preso in giro per quel suo voler cambiare sesso: “Mi dispiace per loro, comprendo che se fanno così è perchè non si sono ancora saputi liberare da un certo costrutto sociale”.
Studia all’Università, Edoardo Zedda: “Facoltà di Giurisprudenza, nel frattempo però cerco di addentrarmi sempre di più nel mondo del canto e dello spettacolo”. Anche perchè tra due passioni preferisce viversele entrambe: “Mondo della canzone e del diritto, mi piace sia l’uno sia l’altro”.