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Capodanno in Sardegna: “Giro d’affari da 15 milioni di euro”

“Lo scopo dei concerti in piazza”, spiega l’assessore regionale al Turismo, “non era (principalmente) quello di generare flussi turistici, ma era soprattutto quello di far percepire che la Sardegna si candida, autorevolmente, a diventare una destinazione (fra le principali in Italia) anche per le vacanze di fine d’anno, grazie a eventi di qualità, gestione dell’ordine pubblico e clima mite”
La Redazione

Giro d’affari da 15 milioni. L’assessore regionale al Turismo Franco Cuccureddu non ha dubbi: “IL Capodanno in Sardegna è stato un successo”. E affida a un post su Facebook il proprio commento.

“In ogni centro sono stati approntati varchi con contapersone. Al di là della necessaria approssimazione, possiamo affermare che nei comuni di fascia A hanno assistito agli spettacoli musicali e pirotecnici oltre 100 mila persone. Nei 12 comuni della seconda fascia, almeno altre 50 mila”, spiega

Se di media (fatta fra coloro che sono stati in albergo, B&B, ecc. per uno o più giorni, hanno consumato più pasti, hanno utilizzato mezzi di trasporto, ecc. e coloro che hanno fatto soltanto qualche consumazione al bar o acquistato una pizzetta) ciascuno avesse speso 100 euro, il giro di affari sarebbe di 15 milioni. Considerando che i 9/10 dell’Iva ed i 7/10 dell’Irpef vanno alla Regione, l’evento ha ripagato abbondantemente l’investimento finanziario regionale (che è appunto un investimento e non un contributo), ma che comunque serve a dare ossigeno alle imprese turistiche, artigianali e commerciali, che vanno in sofferenza nel periodo invernale.

 Lo scopo del Capodanno in piazza non era (principalmente) quello di generare flussi turistici, interni o dal “continente” (peraltro l’incremento dei passeggeri rispetto allo scorso anno del 15% ad Olbia e Alghero e del 6% a Cagliari è significativo), ma era soprattutto quello di far percepire che la Sardegna è viva ed attrattiva tutto l’anno e che si candida, autorevolmente, a diventare una destinazione (fra le principali in Italia) anche per le vacanze di fine d’anno, questo grazie alla quantità ed alla qualità degli eventi che riesce ad organizzare, alla eccellente gestione dell’ordine pubblico, al clima mite. Questa è la scommessa principale: pensare che in Sardegna non c’è un solo prodotto turistico (quello balneare) ma se ne possono costruire di altri.

 La campagna sui canali Rai e quella digital (oltre 500 siti e portali web coinvolti), con il bellissimo spot realizzato dal regista Mario Giua Marassi aveva questa finalità, far parlare della Sardegna d’inverno, dimostrare che si è capaci di organizzare delle iniziative di qualità sempre”.

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