Ordinanza del comune di Cagliari: con la prima partita del campionato tra Cagliari e Fiorentina da oggi scattano i limiti alla vendita per asporto di bevande.
In occasione della prima partita di campionato tra Cagliari e Fiorentina, che inaugura la stagione di Serie A 2025/2026, l’amministrazione comunale, come tutti gli anni, ha emanato l’ordinanza n. 44/2025, che introduce limitazioni alla vendita per asporto di bevande nelle aree circostanti allo stadio del Cagliari Unipol Domus.
Le prescrizioni dell’ordinanza
Il provvedimento, firmato dal vicesindaco Maria Cristina Mancini, stabilisce il divieto di commercializzare bevande alcoliche e analcoliche in contenitori di vetro o lattine. La misura riguarda tutte le partite casalinghe del Cagliari Calcio, indipendentemente dalla competizione: campionato, Coppa Italia, amichevoli o eventuali recuperi.
Il divieto scatterà due ore prima dell’inizio delle gare e resterà in vigore fino a due ore dopo la conclusione degli incontri. Saranno interessati tutti gli operatori commerciali, i pubblici esercizi e i venditori ambulanti presenti nelle aree attorno allo stadio.
Le zone coinvolte
Le limitazioni si applicano a un perimetro ben definito: via Pessagno dal raccordo con via Campioni d’Italia a via Caboto; viale San Bartolomeo da via Campioni d’Italia a via Salvatore Ferrara; via Ferrara fino al ponte sulla via Caboto e il territorio circostante. Inclusi anche il parcheggio “Cuore” e le strade perimetrali delimitate da via Vespucci, viale San Bartolomeo (tratto via Vespucci/via Ferrara) e via Ferrara (tratto via Ferrara/immissione anello vecchio stadio Sant’Elia).
Le sanzioni previste
La violazione dell’ordinanza comporterà una sanzione amministrativa compresa tra 25 e 500 euro. L’obiettivo dichiarato dell’amministrazione è quello di garantire maggiore sicurezza e decoro nelle aree interessate dai flussi di tifosi.
I possibili ricorsi
Contro l’ordinanza è possibile presentare ricorso amministrativo al Prefetto di Cagliari entro 30 giorni dalla pubblicazione. In alternativa, i cittadini possono adire al Tribunale Amministrativo Regionale della Sardegna entro 60 giorni oppure ricorrere straordinariamente al Presidente della Repubblica entro 120 giorni.