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Cagliari, beccato al volante col cellulare: urla e tensione prima della multa

“Siparietto” tutt’altro che calmo in pieno centro tra un automobilista e due agenti della polizia Locale per una presunta guida irregolare con smartphone all’orecchio. Il guidatore non ci sta: ecco cosa è successo
La Redazione

Urla, accuse e tensione in pieno centro a Cagliari per una presunta guida con il cellulare al volante, il tutto sfociato poi in una battaglia per evitare la multa. Un uomo di circa sessant’anni si è scontrato con due agenti della polizia Locale nel cuore del rione cagliaritano di San Benedetto. Da un lato gli agenti che, stando a quanto trapela, avrebbero contestato al guidatore anche di non indossare la cintura. Dall’altro lui che, più volte e con il tono di voce oltre i decibel li ha invitati a fornire delle prove delle loro accuse. Il “siparietto” è andato avanti per almeno un’ora, con il guidatore sempre fermo sulle sue e gli agenti sula loro. “Sta dicendo che mi invento le cose?”, ha chiesto più volte, all’automobilista, uno degli agenti. Gli animi si sono surriscaldati e, a un certo punto, le urla hanno raggiunto livelli record. Alla scena hanno assistito vari automobilisti e passanti.

Qualcuno ha temuto il peggio, cioè che dalle parole si potesse passare alle mani. Alla fine, però, ha trionfato, per così dire, la ragionevolezza. Gli agenti hanno identificato l’uomo e ora sarà lui, eventualmente, a presentare un ricorso contro la sanzione, ovviamente motivandolo e, possibilmente, fornendo anche qualche prova a suo favore. In caso contrario, dovrà aprire il portafoglio e saldare la contravvenzione.

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