A Cagliari l’odissea dei tantissimi cittadini fragili e con disabilità: raggiungere i luoghi di cura o semplicemente la propria abitazione risulta impossobile. Il motivo? “La carenza del servizio Amico Bus dell’azienda Ctm, visto il suo limitato chilometraggio annuale, e in generale i pochi taxi a disposizione dei cittadini”. A farsi portavoce delle diverse sollecitazioni dei cittadini è la consigliera comunale di Fratelli d’Italia Stefania Loi. “Tantissime le persone anziane e i malati oncologici che non riescono a raggiungere l’ospedale dove sottoporsi a terapia. L’ultimo caso, nello scorso luglio, è quello di una donna invalida al 100% che non ha potuto effettuare una visita pneumologica prenotata da un anno”.
Dito puntato contro il servizio Ctm, comunque prezioso, dell’Amico Bus “che purtroppo, a causa del chilometraggio limitato, non è più in grado di rispondere alla domanda reale delle persone fragili”, e contro la carenza generale di taxi in città, soprattutto nelle ore di punta. Dall’amministrazione comunale ecco le possibili risposte con “l’avviamento di un percorso di mobilità sempre più accessibile ai cittadini fragili”, ha spiegato l’assessore Yuri Marcialis. Nello specifico si parla di un “potenziamento del servizio a chiamata dell’Amico Bus, che attualmente serve cinque comuni, con l’introduzione di nuove tecnologie di prenotazione”. Lìmiti di servizio dovuti a questioni contrattuali e problematiche che l’amministrazione intende superare “grazie al costante dialogo con l’azienda di trasporto locale cittadino”. Per quanto riguarda la carenza di taxi a Cagliari, “abbiamo avviato diversi incontri con i tassisti, monitorando il sistema delle ‘doppie guide’ il cui risultato verrà verificato il prossimo mese di settembre”.