MartedƬ 17 dicembre, alle 11, lāaula magna del Rettorato di Cagliari ospita la Christmas lecture 2024. Un evento libero e gratuito, curato dallāateneo con lāassociazione ScienzaSocietĆ Scienza, che affronta il dibattuto tema dello sviluppo sostenibile e del suo raccordo con la ricerca scientifica e le applicazioni pratiche.
Ispirata alla tradizione inglese avviata da Michael Faraday nel 1825 alla Royal Institution di Londra, la Christmas punta a presentare al pubblico temi scientifici di interesse generale con appassionanti seminari e dimostrazioni tenuti da scienziati e scienziate di alto livello nei giorni che precedono la pausa delle festivitĆ natalizie.
Quest’anno ad aprire l’incontro ĆØ Francesco Mola, rettore UniversitĆ di Cagliari, e Davide Peddis, presidente ScienzaSocietĆ Scienza. A seguire, “La scienziata del giorno”, con la presentazione curata da una studentessa delle scuole superiori, che verte sulla scienziata keniota Wangari Muta Maathai.
La Mostra āLa scienziata del giornoā sarĆ visitabile nellāatrio del rettorato. In chiusura, la Christmas lecture di Maurizio Tira, ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica e giĆ rettore dellāUniversitĆ di Brescia. Introduce la lettura Corrado Zoppi, giĆ preside della facoltĆ di Ingegneria e ordinario di Tecnica e pianificazione urbanistica di UniCa.
āIl tema dello sviluppo sostenibile può risultare molto insidioso: la diffusione e numerositĆ delle notizie e la forte polarizzazione delle opinioni su ambiente, clima e paesaggio rendono complicato provare ad affrontare il tema con sistematicitĆ - spiega Maurizio Tira, lāingegnere-umanista - La prospettiva di questa lecture - spiegano gli organizzatori - sarĆ quella di un ingegnere, affiancata a una sensibilitĆ umanistica che spinge a scartare lāidea che le applicazioni tecniche delle scoperte scientifiche potranno certamente risolvere tutti i problemi che lāumanitĆ deve affrontare. SarĆ possibile la costruzione di una civiltĆ che sappia scegliere, imparando a valutare in anticipo gli effetti dellāapplicazione tecnologica restando consapevole che la vera sfida che abbiamo davanti non ĆØ realizzare tutto ciò che la tecnica rende possibile, ma rendere possibile quello che si decide di realizzare per la costruzione di uno spazio comuneā.