In via Abruzzi a Cagliari, nel rione di San Michele, c’ĆØ una scuola occupata e abbandonata con un grande cortile.
"Ormai trasformata in un covo di tossicodipendenti e persone pericolose". Lo denunciano, ancora oggi e a distanza di pochi mesi dall'ennesimo sgombero durato pochissimo, i residenti. Una donna ha preparato una email che, presto, sarĆ spedita alle forze dell'ordine e al sindaco Massimo Zedda. Anche lei ĆØ tra le vittime di un tentato furto in appartamento, sventato all'ultimo istante, con il balordo scappato per le scale.
Cagliari, allarme sicurezza a San Michele: āBasta furti e degrado, liberate la scuola occupataā
Ć un grido dāallarme che arriva forte e chiaro da San Michele, uno dei quartieri più popolosi e storicamente operai di Cagliari. I residenti sono esasperati e parlano apertamente di āun incubo quotidianoā causato, secondo loro, dallāoccupazione di un ex edificio scolastico da parte di un gruppo di sbandati, tossicodipendenti e senzatetto.
Il plesso, chiuso da anni e lasciato in stato di abbandono, ĆØ diventato nel tempo un rifugio improvvisato. Ma per chi abita nelle vie circostanti, ĆØ ormai un vero e proprio ācovo di balordiā, teatro di spaccio, bivacchi, schiamazzi notturni e ā fatto ancor più grave ā punto di partenza per furti e atti vandalici. āNon dormiamo più la notte ā racconta una signora di via Is Mirrionis ā ogni settimana qualcuno viene derubato. Portano via tutto: biciclette, oggetti dai cortili, perfino gli stendini con i panniā.
A confermare il clima di paura sono anche diversi commercianti della zona, che denunciano effrazioni nei negozi, vetrine spaccate e una clientela sempre più spaventata. āIl quartiere ĆØ cambiato, e in peggio. La gente ha paura anche solo a parcheggiare sotto casa, figuriamoci uscire la seraā, afferma Luca.
I cittadini chiedono a gran voce lāintervento del sindaco, Massimo Zedda, e delle forze dellāordine. āAbbiamo bisogno di risposte concrete. Non ĆØ possibile vivere barricati in casa, con la costante paura di subire un furto o peggio. La scuola va sgomberata immediatamente e lāedificio messo in sicurezza. Non possiamo più tollerare questa situazioneā.
Sul fronte delle forze dellāordine, la Polizia conferma un aumento degli interventi nella zona, ma ammette che il problema va oltre la semplice repressione.
Nel frattempo, i cittadini restano in attesa. Con le finestre sbarrate e il cellulare sempre in mano, pronti a chiamare il 112 al minimo rumore sospetto. PerchĆ©, come dicono in molti, ānon ĆØ più solo questione di decoro urbano: qui cāĆØ in gioco la nostra sicurezza, la nostra dignitĆ e il nostro diritto a vivere tranquilliā.
Ogni giorno assistiamo a consumo di droga in pieno giorno, furti negli appartamenti, gente che si nasconde nei nostri androni e crea una situazione di forte insicurezza per tutti noi, famiglie, bambini, anziani.