L’unico modo per non fare il “funerale” anche al mercato civico di Santa Chiara a Cagliari è farlo gestire dai privati. In passato, è stato uno dei simboli del commercio agroalimentare cagliaritano, ma oggi la struttura dietro piazza Yenne giace trascurata nelle sue gradinate di Stampace, con solo due boxisti presenti.
Mercato Santa Chiara a Cagliari, l’unica salvezza è darlo ai privati
Una spesa pubblica eccessiva, come spiegato anche dall’assessore Carlo Serra, ed ecco allora che il comune dice sì all’unanimità a una mozione illustrata dal consigliere Alessandro Cao, presidente della Commissione consiliare permanente per lo Sviluppo Economico e Settore Produttivo: “La struttura sia data in gestione ai privati per una riqualificazione e un ritorno economico per la città. Non una svendita, ma una concessione mirata, con l’eventuale supporto tecnico esterno”.
Un mercato attualmente poco frequentato e utilizzato, con la presenza di due soli operatori, che nel corso degli anni non ha saputo stare al passo con le evoluzione della mentalità del commercio cittadino. Inoltre, in seguito a un sopralluogo effettuato lo scorso maggio, sono state numerose le criticità riscontrate: il servo scala per cittadini con disabilità inutilizzato, chiostro esterno occupato abusivamente,servizi igienici limitati, e ingresso di via Cammino Nuovo inutilizzato. L’obiettivo dunque, da parte dell’amministrazione, è la riconversione della struttura. “Si dia allora in gestione a privati”, spiega l’assessore Serra. “L’obbiettivo è dare rilancio alla struttura senza snaturare l’animo mercantale. Un cambio di passo deciso che selezioni un soggetto capace di valorizzare e garantire la funzionalità del mercato civico di Santa Chiara per cittadini del quartiere e turisti”. L’alternativa, visti i conti disastrati, è la chiusura.