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Cagliari, precari del Covid: protesta con le tute bianche come ai tempi del virus

Lo scenario riprodotto sotto il Consiglio regionale dagli operatori sanitari che chiedono la stabilizzazione nel corso di un flash mob, ulteriore protesta dopo il presidio con lo sciopero della fame e della sete
La Redazione

Tute bianche, come ai tempi del Covid. E poi mascherine sul viso e tutta l’attrezzatura che si utilizzava quando lavoravano in corsia durante la pandemia. È lo scenario riprodotto sotto il Consiglio regionale dagli operatori sanitari che chiedono la stabilizzazione nel corso di un flash mob, ulteriore protesta dopo il presidio con lo sciopero della fame e della sete “Non si possono lasciare le persone qui, morendo di stenti – ha detto sotto i portici del palazzo di via Roma Gianfranco Angioni, portavoce del comitato per la stabilizzazione dei precari – Questo è un grido di rabbia, un grido di dolore che devono percepire tutti. Non si perda tempo. Tergiversare significa mettere a repentaglio loro vita. Non lo meritano loro, non lo meritano gli ammalati. La politica deve dare risposte, oltre che risposte politiche, etiche e morali. La politica serve a questo. La politica è un dono che si fa per gli altri, non per il bene proprio”.

    Il riferimento è anche al presidio con accampamento e allo sciopero della fame avviato da oltre due settimane sotto il Consiglio e quello della sete dalla scorsa settimana. “Lo sciopero della fame avviato a turno dai 26 Oss – spiega Angioni – è un gesto emblematico che rappresenta non solo una richiesta di giustizia, ma anche un atto di coraggio in un momento di grande ingiustizia”.

    La richiesta è riassunta in uno striscione bianco: “Basta parole, via alle assunzioni”. “Si tratta di più di semplici posti di lavoro – conclude Angioni – Si tratta di persone, famiglie e di una comunità intera che dipende dalla disponibilità e dalla professionalità di questi operatori. Chiediamo un immediato intervento per risolvere questa situazione e restituire dignità a chi ha servito con passione e dedizione”.

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