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Cagliari, violenza e sangue nel ring di piazza del Carmine e Stampace: “Intervenga l’esercito”

Liti, accoltellamenti e droga a cielo aperto. Centrodestra in pressing per i militari, per il centrosinistra è “inutile”
Paolo Rapeanu

Sangue e violenza in piazza del Carmine e nel rione di Stampace a Cagliari, c’è chi chiede l’esercito. Aggressioni, litigi, pestaggi, accoltellamenti, vendita di droga a cielo aperto e chi più ne ha più ne metta.

La situazione, a detta anche di una parte dei residenti, è “esplosiva” e la politica, tanto per cambiare, si divide sulle ricette da adottare per eliminare la delinquenza e il degrado dal rione storico e dalla piazza sempre più copia sbiadita del salotto buono di decenni fa.

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Cagliari, sicurezza in piazza del Carmine e Stampace "con l'esercito"

Stefania Loi, consigliera comunale di Fratelli d'Italia, non usa mezzi termini: "Serve l'esercito. Risse, bottigliate, aggressioni. Un ragazzo ferito, uno spettacolo annullato, commercianti e residenti esasperati. Lavoratori e cittadini che la sera devono attraversare la zona col terrore di non arrivare al bus o al treno in sicurezza", afferma la Loi. "È inaccettabile. E no, non basta dire che Cagliari è più sicura di altre città. Non è una gara al ribasso. Non dobbiamo confrontarci con chi sta peggio, ma puntare al meglio".

"Dire 'va bene così' solo perché altrove è peggio significa accettare il declino. La libertà di vivere la propria città non può essere negata dall’illegalità. Rivoglio la mia bellissima città sicura. Voglio poter camminare senza paura. Serve un segnale forte dello Stato: presidio fisso delle forze dell’ordine, telecamere e illuminazione potenziata, tolleranza zero contro spaccio e violenza, affiancamento dell'esercito perchè la sicurezza è un diritto e non un privilegio".

Dai banchi della maggioranza parla Francesca Mulas Fiori, di Alleanza Verdi Sinistra, consigliera e a capo della commissione Ecologia e Verde pubblico: "Non serve l'esercito, come maggioranza non abbiamo mai smesso di occuparci degli spazi di piazza del Carmine e di Stampace. Ci sono fenomeni di microcriminalità che spaventano le persone e che danno questa percezione di insicurezza", sostiene.

"Il sindaco Zedda ha convocato nuovamente il tavolo con questura e prefettura. Abbiamo fatto un buon progetto con spettacoli e presentazioni di libri, per far capire che la piazza è uno spazio di tutta città e non di delinquenti, e l''amministrazione sta portando avanti azioni concrete per combattere la marginalità e il disagio sociale, su questo dobbiamo puntare". Per la Mulas "non vogliamo minimizzare ma non siamo come Roma o Milano, ma nella media di altre città. Vedere i militari in piazza del Carmine non mi farebbe stare più sicura, continuiamo invece a combattere il disagio con gli strumenti giusti e a riprenderci gli spazi urbani".

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