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Cagliari, al mercato Pasqua con i classici aumenti: agnello 20 euro al chilo, gamberoni a “forza” 80

Avere una tavola imbandita con prodotti freschi costa, il trasferimento dei box in piazza Nazzari conserva la tradizione dei rincari. Ma i cagliaritani acquistano e i boxisti, salvo rare eccezioni, sono soddisfatti. Rialzi più vistosi sul pesce: “Ma l’aragosta surgelata a 45 euro al chilo o, sempre sotto ghiaccio, l’astice a 18 fanno comunque la loro bella figura”
La Redazione

Solito refrain al mercato di San Benedetto di Cagliari, che ha cambiato temporaneamente “pelle” ma non ripieno: i boxisti di piazza Nazzari sono gli stessi della struttura che dovrà essere riqualificata e, chi arriva all’ultimo, deve “scontare” i rincari tipici dei gironi che precedono la Pasqua. Agnello 20 euro al chilo, bistecche di scottona di prima scelta abbondantemente sopra i dieci, seppie a 15-20 euro, picchi di trenta euro al chilo per il salmone e, per i palati più raffinati, gamberoni rossi di primo pescato a quota ottanta, ostriche a 20, le più economiche cozze viaggiano sui 5-10 euro al chilo. E, alla voce contorni, spiccano sicuramente i carciofi: uno è venduto a 1 euro, dieci a otto, in media. Ma i cagliaritani stanno comprando e i boxisti giustificano i “rincari” come sempre esistiti.

Tony Scaramuccia e Franco Scaramuccia, fratelli uniti in tutto e “divisi”, in senso ovviamente buono, solo dalla tipologia di carne venduta, sono soddisfatti: “Magari il cliente che vuole risparmiare un po’ prenota l’agnello o certa carne un mese prima, così la congela e comunque è sempre buona. Va molto anche il pollo e il coniglio, ma anche gli hamburger, che soddisfano i bambini e gli adulti e si preparano in poco tempo. Sinora il saldo è positivo, ovviamente non vediamo l’ora di tornare nel nostro mercato”. Sorriso a metà per Sergio Polizia, pescivendolo specializzato nei surgelati: “Un’aragosta a 45 euro al chilo o 18 per l’astice, entrambi congelati, non sfigurano mica, il sapore e il gusto non mancano. Ho avuto meno clienti rispetto al passato”, osserva, “ma penso sia legato al fatto che c’è crisi in generale. I miei prezzi sono quelli di tutti i periodi pre pasquali”.

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