Il nuovo parcheggio di via Sarpi già in degrado: la denuncia del consigliere Mura
È stato inaugurato da poche settimane a Cagliari, ma versa già in condizioni di evidente abbandono il parcheggio di via Sarpi, all’angolo con via Cattaneo.
Tutta la zona si presenta oggi come un’area trascurata.
L’erba cresce rigogliosa tra le aiuole e lungo i marciapiedi, i cestini dei rifiuti nella zona sono spesso colmi. Un quadro desolante che stride con le aspettative dei cittadini, felici all’inizio di poter contare su nuovi posti auto in una zona particolarmente trafficata della città.
A sollevare il caso è il consigliere comunale Roberto Mura, che ha denunciato lo stato di degrado del parcheggio e la mancanza di interventi da parte dell’amministrazione. "L’erba cresce ma l’assessore non se ne avvede – afferma Mura –. È inaccettabile che un’opera pubblica così recente venga lasciata all’incuria dopo così poco tempo". Il consigliere sottolinea come la qualità di una buona amministrazione non si misuri soltanto nella capacità di inaugurare nuove opere, ma anche e soprattutto nella loro gestione nel tempo.
"Una buona amministrazione – prosegue Mura – si riconosce dalla capacità di attrarre finanziamenti per realizzare opere che rispondano ai bisogni della città e dalla capacità di mantenerle fruibili. La giunta Zedda si sta dimostrando debole su entrambi i fronti".
Le parole di Mura trovano eco tra i residenti della zona, che lamentano la scarsa manutenzione del parcheggio e del verde circostante. Aiuole incolte e una sensazione generale di incuria che rischia di vanificare gli sforzi fatti per realizzare l’opera.
"Non chiediamo molto – racconta una residente – solo che venga mantenuto pulito e curato, come dovrebbe essere per ogni spazio pubblico".
La segnalazione del consigliere Mura riaccende il dibattito sulla gestione delle infrastrutture pubbliche e sull’efficacia delle politiche di manutenzione urbana. Un tema che, in vista delle prossime scadenze amministrative, potrebbe tornare al centro del confronto politico cittadino.
