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Cagliari, nuovo stadio e “odissea” parcheggi: “Vogliono impedire l’arrivo con l’auto”

Gli stalli, già pochi, subiranno nuove sforbiciate. Giuseppe Farris (Civica 2024): “Settemila posti per 30mila spettatori non bastano, vogliono far calare l’uso delle macchine in città del 12,2%”
Paolo Rapeanu

Arrivare al nuovo stadio del Cagliari con l’automobile e sperare nei parcheggi? Rischia fortemente di non essere più un “gioco da ragazzi” come, fortunatamente, lo è sempre stato.

Nel futuro, esterno, dell’impianto, infatti, sembra essere chiara; via libera agli arrivi con i bus navetta, con percorsi e tempi però che non esistono ancora, o “in tre in un’auto”, sennò l’odissea è dietro l’angolo.

A denunciare tutto è il consigliere comunale Giuseppe Farris (Civica 2024) che rende noti i documenti legati alla “relazione urbanistica e dimensionamento parcheggi” legati al nuovo “stellare” impianto.

Farris, in premessa, ricorda le parole dell’assessore comunale allo Sport, Macciotta: “Il cammino del nuovo stadio prosegue spedito”, e il fatto che pochi giorni fa il sindaco Zedda, “dopo aver polemizzato con Truzzu in campagna elettorale asserendo che si correva il rischio di perdere i relativi finanziamenti, ha comunicato, a distanza di un anno dal suo insediamento, che il Comune ha affidato l’esecuzione delle indagini geognostiche e delle analisi tecniche propedeutiche alla progettazione definitiva del nuovo palazzetto dello sport, che sorgerà nei pressi dello stadio”.

Parcheggi e lacrime

“Siccome, per usare un eufemismo, la sensazione è che a fronte di finanziamenti pressoché illimitati si continui a lavorare per compartimenti stagni, in assenza di una regia complessiva e, prima ancora, di una idea di città, ho cercato di vederci chiaro”.

Ed ecco cosa prevede la relazione urbanistica: “Si parte, ahivoi, da due certezze: ‘il contesto nel quale si sta intervenendo, quello di un attrattore di importanti eventi sportivi, rientra tra quelli nei quali le persone che vi accedono sono disposte a sopportare tempi di viaggio più lunghi in quanto l’attività che si andrà a svolgere rientra fra quelle di svago e di tempo libero‘ e, tra i target, ‘vi è la diminuzione dell’uso dell’auto in città del 12,2 %‘”.

In pratica per gli estensori del progetto”, osserva Farris, “se vuoi andare allo stadio devi mettere nel conto, di riffe o di raffe, mezza giornata, che poi si giochi di venerdì, di sabato e di lunedì, e magari lavori, importa solo a te e, se ci vuoi andare in auto sappi che sei un troglodita, e farò di tutto, come vedremo, per impedirtelo“.

Il numero dei parcheggi occorrenti non è lasciato alla discrezionalità del Comune, “che ve ne garantirebbe pochi e a peso d’oro”, bensì deriva da disposizioni normative.

“Per semplificare, se al nuovo stadio si recheranno 30mila spettatori occorrerà garantire fra i 700 e i 7100 stalli. Cosa si inventano i progettisti per far quadrare la contabilità. Anzitutto, in ogni auto ci devono essere minimo 3 utenti“.

Parcheggi alternativi “cercasi”

 Giuseppe Farris, carte alla mano, prosegue: “Poi, oltre ai pochi parcheggi previsti intorno allo stadio, potete parcheggiare in piazzale Marco Polo o dei Centomila. Ma in una di queste non deve passare la metro di superficie? E fate una salutare passeggiata. Altrimenti prendete in considerazione di parcheggiare a San Paolo, La Playa, Stazione RFI, Nuovo Campus Universitario, Scala di Ferro, Regina Elena o Caprera. Da lì con bus o con metro, fra una decina d’anni dovrebbe essere completata, raggiungerete comodamente lo stadio”, chiosa il consigliere comunale civico. Che chiude con una constatazione a metà tra l’amaro e l’ironico, prendendo di mira e “facendo il verso” ovviamente all’attuale maggioranza: “Abbiamo pensato a tutto. Vabbè, quasi tutto. Perché con la realizzazione del nuovo Palazzetto dello Sport, che in questo documento ci era sfuggito, leveremmo altri parcheggi. Tranquilli, una soluzione la troviamo anche verso l’hinterland”.

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