Nuovi ritrovamenti nel Bastione di Santa Caterina a Cagliari: “Sono emerse nuove sezioni della struttura storica, precedentemente nascoste. La conclusione dei lavori porterĆ alla restituzione di uno spazio importante per il quartiere di Castello e per la scuola Santa Caterina, che potrĆ usufruire di un’area esterna rinnovata”, annuncia l’ex vicesindaco e attuale consigliere di opposizione Roberto Mura. Scavi e controlli, dopo quindici anni di attesa, sono partiti poco più di un mese fa, in un’area storica con la S maiuscola, destinata a diventare sempre di più un richiamo per i tanti vacanzieri incuriositi dal capoluogo sardo. “Seguiremo gli sviluppi del cantiere e forniremo ulteriori aggiornamenti”, promette Mura, da sempre in prima linea per la riqualificazione del sito artistico e archeologico.
L'ultima variante approvata dal Comune, infatti, quando il sindaco era ancora Paolo Truzzu, prevede la ricostituzione del piano della terrazza del ābastioncinoā, che sarĆ interamente ripavimentato in granito grigio fiammato, in sintonia con l'ambiente circostante, seguendo l'esempio della terrazza Umberto I. Una delle caratteristiche più importanti ĆØ però rappresentata dalla creazione di un grande solaio sospeso sugli scavi archeologici, senza appoggi all'interno delle rovine. Questa struttura permetterĆ ai visitatori di esplorare le antiche rovine in sicurezza. L'accesso agli scavi sarĆ possibile tramite due varchi sulla parete laterale del Bastione, dal lato del Palazzo Boyl. Il varco situato sulla sommitĆ della scalinata condurrĆ a una struttura sospesa sopra lo scavo, dalla quale si potranno ammirare i resti di costruzioni medievali e tombe. Il secondo varco, posto più in basso, consentirĆ l'accesso all'ipogeo attraverso l'originaria scala romana intagliata nella roccia. Questo ipogeo, originariamente una cisterna punica di grandi dimensioni, ĆØ stato riadattato nel corso dei secoli, includendo l'aggiunta di due nuovi vani laterali e l'annessione di una piccola cisterna. Lo spazio assumeva un ruolo templare e religioso in epoca romana e medievale.
Per preservare le pavimentazioni in "opus signinum" del sito inferiore, verrĆ realizzata una passerella sopraelevata che permetterĆ ai visitatori di osservare le delicate strutture senza danneggiarle.