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Cagliari, guerra aperta contro la metropolitana leggera: “È lenta e costa troppo”

L’unico progetto in piedi, il collegamento Repubblica-Matteotti, finisce nel mirino. Il capogruppo di FdI, Mannino: “Costi altissimi e tanti soldi persi”. I dati
Paolo Rapeanu

Dai costi alle frequenze, la metropolitana di Cagliari “analizzata” e bocciata

La metropolitana leggera di Cagliari? “Lenta e costa troppo. Anzi, ci è già costata troppo”. A un giorno dalla ripartenza del convoglio da piazza Repubblica sino allo snodo di Monserrato, la “creatura” marchizzata Arst e foraggiata in prima battuta dalla Regione finisce ancora nel mirino di chi vede in quei convogli di superficie un qualcosa di “obsoleto”, a voler essere gentili.

Il capogruppo in Consiglio comunale di FdI, Pierluigi Mannino, snocciola dati e cifre per dimostrare che non esisterebbe un rapporto conveniente costi-benefici nell'avere la metro in un'altra porzione della città, cioè tra piazza Repubblica e la riqualificata piazza Matteotti.

Ecco, di seguito, l'analisi del capogruppo del principale partito d'opposizione tra i banchi di palazzo Bacaredda.

"Metropolitana o tram che ci costa caro?

Cagliari “sperimenta” da anni una metropolitana leggera che somiglia sempre di più a un (costosissimo) tram di superficie. Ma ci siamo mai chiesti quanto ci costa, davvero, questo cantiere eterno — ogni singolo giorno?

Costi esterni: quanti e quanto spesso?

Tra traffico congestionato, chilometri di code e produttività evaporata, la città paga un conto salato… e non solo metaforicamente. I rallentamenti sono ormai la regola quotidiana: quanto lavoro, carburante e tempo ha già bruciato la città in tre anni (con altri due in vista)? E quanto smog in più ci respiriamo, chilometro dopo chilometro di lavori e deviazioni?

Gli studi dicono che, per ogni chilometro di cantiere urbano, perdiamo centinaia di migliaia di euro al mese in danni indiretti. Vogliamo provare a fare i conti? Con 2,5 km di lavori per almeno cinque anni, la cifra vola ben sopra i dieci milioni di euro. Ma, in fondo, qualcuno sa davvero quanto ci costerà, sommando stress, salute compromessa e vetrine vuote?

Raddoppio binari, ma servizio dimezzato?

Prima del “raddoppio” del binario la frequenza era di 10 minuti con un tempo di percorrenza di 22 minuti, tutto il giorno, dalle 5.40 alle 23.10. Ora che i binari sono raddoppiati ci si sarebbe aspettato almeno un miglioramento. Invece? Frequenza invariata, stessi tempi di percorrenza… e l’ulteriore beffa che la frequenza di 10 minuti c’è solo in certe fasce orarie, mentre prima valeva per tutta la giornata.

La domanda sorge spontanea: hanno davvero i treni per aumentare il servizio? Perché raddoppiare il binario ma peggiorare il servizio sembra un bel modo di farci dubitare di tanti soldi spesi… e di treni effettivamente in circolazione.

Cagliari voleva il progresso. Ma a quale prezzo, e per quanti passaggi giornalieri di un tram che (forse) chiameremo ancora “metropolitana”? E davvero avranno i treni?".

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