Santa Chiara, il mercato che non riapre a Cagliari: a Natale box ancora chiusi. Mannino (FdI): āBando fantasma, tempo sprecatoā
Natale si avvicina e in molte cittĆ i mercatini stanno giĆ riempiendo strade e piazze. Al mercato di Cagliari di Santa Chiara, invece, il tempo sembra essersi fermato: i box restano chiusi a parte due, gestiti da ragazze, i corridoi quasi deserti, e del bando per la cosiddetta āgestione esternaā non cāĆØ ancora traccia.
Una situazione paradossale che ha spinto il consigliere comunale di Fratelli dāItalia, Pierluigi Mannino, a denunciare in una nota quello che definisce āun immobilismo inspiegabile”.
Negli ultimi mesi lāamministrazione aveva immaginato un futuro ārigeneratoā per lo storico mercato coperto.
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Si è parlato di temporary shop, iniziative integrate con il quartiere e un rilancio complessivo degli spazi. Una narrazione, però, che a oggi non ha ancora trovato un riscontro concreto.
A Cagliari il mercato di Santa Chiara galleggia nel "nulla" imbastito dal Comune per rivalorizzarlo
āSiamo di fronte a un bando che ha la stessa consistenza di Babbo Natale sul carrello del supermercatoā, ironizza Mannino, sottolineando come, al di lĆ dei comunicati ottimistici, nulla sia stato avviato.
Unāoccasione mancata proprio sotto Natale Lāassenza di un piano operativo pesa soprattutto in queste settimane.
In molte realtĆ italiane, spiega il consigliere, il collegamento sarebbe stato ānaturaleā: con il Natale alle porte e i mercatini in allestimento, i box inutilizzati destinati ad accogliere espositori rimasti fuori dalle graduatorie o attivitĆ temporanee in grado di animare il quartiere.
āQui invece ā attacca ā si ĆØ scelta la via più originale: perdere tempoā. Il risultato ĆØ un paradosso evidente. Mentre altrove gli stand natalizi aprono e attirano pubblico, a Santa Chiara si registra lāennesima stagione in bianco.
Ogni saracinesca abbassata rappresenta, secondo Mannino, un doppio danno: mancati introiti per il Comune e mancate opportunitĆ per operatori e artigiani che avrebbero potuto trovare spazio in un contesto organizzato.
Annunci in anticipo, programmazione in ritardo La distanza tra gli annunci e la realtĆ operativa ĆØ il punto critico su cui insiste il consigliere.
Sulla carta si immagina un mercato āpolifunzionaleā, dinamico e moderno; nella pratica, il documento chiave ā il bando per la gestione ā non ĆØ stato pubblicato nemmeno alla vigilia dellāunica stagione che garantisce un afflusso naturale di pubblico.
āĆ come programmare un grande concerto e dimenticare di chiamare il gruppoā, commenta Mannino. āIl palco cāĆØ, le luci ci sono, il potenziale pubblico anche. Mancano solo gli artisti, e cioĆØ gli operatoriā.
CredibilitĆ a rischio La vicenda di Santa Chiara diventa cosƬ lāemblema di un modello di gestione definito da Mannino come āprogrammazione a rovescioā: prima si annunciano le intenzioni, poi si perdono mesi preziosi, infine si arriva alla conclusione ā prevedibile ā che āsiamo troppo sotto dataā per avviare qualsiasi attivitĆ . Il timore, ora, ĆØ che a forza di rinvii la vera dimensione ātemporaryā diventi la credibilitĆ delle istituzioni chiamate a rilanciare il mercato.