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Cagliari, lavori al palo nel mercato di San Benedetto senza progetto definitivo

I maxi interventi dentro la storica struttura non sono ancora partiti. L’assessore comunale Yuri Marcialis garantisce: “Scavi Enel e salvaguardia delle ceramiche Pulli, tempistiche rispettate”. Ma sono varie le “amare” sorprese
La Redazione

Al via i primi timidi passi per la ristrutturazione, a Cagliari, del mercato di San Benedetto. Dallo scorso marzo, infatti, boxisti e operatori trasferiti nella struttura di piazza Nazzari, in attesa di ritornare nella storica “casa” fra due anni, secondo i tempi stabiliti e attualmente confermati dal Comune. Che, però, non ha ancora tra le mani le carte, definitive e ufficiali, che mostrano il vero volto, tanto interno quanto soprattutto esterno, della struttura. Le novità, se così possono essere definite, arrivano grazie all’interrogazione protocollata dal consigliere comunale di Civica24, Giuseppe Farris. Il consigliere ha chiesto quali fossero le tempistiche per i lavori del nuovo mercato e, più in generale, lo stato dell’arte di tutta la vicenda.

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A rispondere su come stanno procedendo gli interventi, a Cagliari, per il mercato, non è stato l’assessore alle Attività Produttive ma il suo collega dei Trasporti, Yuri Marcialis: “In questi giorni gli scavi Enel con la predisposizione delle cabine, insieme alle operazione di salvaguardia delle ceramiche Pulli”, queste le parole dell’assessore in quota Pd della Giunta guidata dal sindaco Massimo Zedda. In questi giorni, dunque, spazio anche al tracciamento del manto stradale. “Tempistica rispettata”, prosegue Marcialis. Che, però, conclude gettando, forse inconsapevolmente, più di un’ombra sulle famose tempistiche da rispettare: “Contiamo di avere in poche settimane gli elaborati esecutivi definitivi del progetto”. Non ci sono ancora, quindi, mentre da due mesi i lavoratori sono stati costretti a spostarsi nelle mega struttura metallica di piazza Nazzari. E con dei render, resi pubblici dall’amministrazione nei mesi scorsi, che potrebbero – il condizionale è d’obbligo – non essere identici alle carte finali.

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