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Cagliari, la battaglia di mamma Daniela: “Ecco perchè il mio Danilo è stato ucciso”

A 6 mesi dalla morte del vigilante Danilo Cancedda, la madre torna alla carica: “Messaggi cancellati e impronte misteriose, macchè suicidio”
Paolo Rapeanu

A Cagliari la mamma di Danilo Cancedda torna a “gridare” tutta la sua voglia di giustizia. Il 13 febbraio il ritrovamento del corpo di Danilo Cancedda, a sei mesi di distanza da quel terribile giorno torna a squillare, forte, la voce della madre del vigilante 40enne. Con un’inchiesta aperta, in attesa di sviluppi, Daniela Sorrentino torna a mettere in fila, in pubblico, con la stessa grinta che la contraddistingue sin dal primo giorno, tutto quello che per lei non torna.

Suicidio? “No, è stato un omicidio“. Lo ripete come un mantra, portando però a contorno una serie di dettagli che non possono lasciare indifferente nessuno. Di sicuro, non la Procura che, un paio di mesi fa circa, ha deciso di volerci vedere chiaro.

“Il mistero dei messaggi cancellati. Il mistero della cintura. Con quale cintura si sarebbe suicidato mio figlio, se dalla mia auto la cintura manca da anni? Tutto dimostrato!”, così Daniela Sorrentino, ricordando solo due delle numerose incongruenze. Sì, perchè c’è anche “Il mistero dell impronta di scarpa altezza polpaccio sinistro nel pantalone della divisa, le strane macchie bianche altezza lombare nel pantalone della divisa.Questa è una minima parte di incongruenze dedicata a chi vuole far credere che mio figlio si è suicidato. Dimostrerò che mio figlio è stato ucciso e non mi fermerò finché non avrò giustizia!”.

La Procura di Cagliari ha aperto un’indagine che non è ancora chiusa. Al momento non ci sono sviluppi di nessun tipo, ma il suicidio è una fine “bocciata” dalla mamma di Danilo Cancedda, dai familiari del giovane e anche da chi, a Cagliari, lo conosceva bene e da tanto tempo. Un altro particolare sempre rimarcato è il matrimonio: Danilo, presto, sarebbe convolato a nozze e tutti lo ricordano “sereno e determinato”. Una descrizione che “cozza” totalmente con il tragico ritrovamento del 40enne, presunto suicidato in uno dei tanti canneti della laguna cagliaritana di Santa Gilla.

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