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Cagliari, insulti e minacce choc contro Paolo Truzzu: “Speriamo che la persona alla quale tieni di più muoia tra i dolori”

L’attuale consigliere regionale di FdI dice la sua sulla decadenza della Todde e, prima, sulla legge sul fine vita. Risultato? Messaggi da sicura denuncia
La Redazione

Attacchi choc sui social all’ex sindaco di Cagliari e attuale consigliere regionale di FdI, Paolo Truzzu. L’esponente di centrodestra è intervenuto sul caso della mancata decadenza di Alessandra Todde e, pochi giorni fa, sulla legge regionale sul fine vita. Truzzu ha ovviamente espresso i suoi pareri e posizioni, di stampo opposto a quelli dell’attuale maggioranza a trazione PD-5 Stelle. Risultato? Tra i commenti sui suoi canali social c’è chi l’ha insultato e minacciato in modo molto pesante. E lui, Truzzu, ha deciso di rendere pubblico a tutti uno dei commenti da bollino rosso e, in parallelo, sfogarsi.

“I miei amici lo sanno. Anche se sono un po’ permaloso ho sempre accettato il confronto, la critica e trattato il prossimo con educazione. Non mi sottraggo alla polemica, anche aspra, ma ho sempre avuto rispetto degli avversari. In questi anni ho ricevuto insulti, minacce, offese e accuse di ogni tipo. Persone che non ti conoscono, che non sanno nulla di te, ma sono pronte a giudicare senza appello, a mettere in dubbio i tuoi valori, la tua sensibilità e la tua integrità. Persone che, semplicemente perché non condividono le tue idee, sono pronte a distruggerti pubblicamente e a raccontare ogni nefandezza, falsa e senza motivo, sul tuo conto. A odiarti solo perché vorrebbero che tu stia zitto, come tante volte mi hanno scritto. Ovviamente il tutto in nome della democrazia, del rispetto, della libertà e dell’umanità. Perché le tue opinioni non devono e possono esistere”.

"Persone senza un’idea compiuta, pronte a demolire ogni tua scelta, semplicemente perché non sono in grado di prenderne una per paura di sbagliare. Oggi per la prima volta ho deciso di rendere pubblico un commento perché credo ci debba essere un limite a una violenza assurda, che ahimè colpisce chiunque. Chi ha le spalle larghe e chi no. Io continuerò a dire ciò che penso. E continuerò anche a lottare perché chi non la pensa come me possa esprimersi liberamente. Perché la libertà è un bene troppo prezioso per essere messo in discussione da quattro leoni da tastiera, convinti di sapere tutto del mondo. Io continuerò a esercitare il dubbio, a fare scelte, a prendere decisioni, e ovviamente anche a sbagliare. Perché non siamo perfetti, è solo chi fa, sbaglia. Continuate pure a insultare, so bene che è il prezzo che i personaggi pubblici devono pagare. Però lasciate in pace chi non c’entra nulla. Perché le mie scelte sono personali. E non coinvolgono i miei cari".

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