A pochi giorni dalla manifestazione, cresce l’indignazione per la revoca dell’incarico di Direttore di Struttura Complessa al Massimiliano Tuveri presso l’ospedale Brotzu, avvenuta secondo il protagonista “senza avergli mai fornito un’équipe o una sala operatoria adeguata”. Una decisione che ha sollevato non solo critiche accese, ma anche un forte moto di solidarietà da parte di pazienti, colleghi e semplici cittadini, che vedono in Tuveri un esempio di dedizione e competenza professionale. La manifestazione intende dare voce a numerose testimonianze di stima nei confronti del chirurgo.
Il caso è diventato anche politico
«Il caso Tuveri è lo specchio vergognoso dello sfascio della sanità pubblica sarda – afferma Alessandro Sorgia, consigliere regionale della Lega, «la sua rimozione, senza alcuna reale possibilità di esercitare pienamente il suo ruolo, rappresenta un’umiliazione per la professionalità medica e un tradimento verso i pazienti».
Nel mirino anche la Giunta regionale, accusata di aver proceduto con nomine politiche e atti frettolosi, che mettono a rischio la qualità delle cure e la dignità della sanità pubblica.
Il messaggio degli organizzatori è chiaro: “Facciamo questo passo per tutti. Solo se numerosi possiamo arrivare al traguardo”.
