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Cagliari, le gallerie Ormus sfregiate e avvolte dal degrado: negozi scomparsi

Un letamaio tra palazzi signorili e pavimenti semi rovinati. Dal Comune: “Murales artistici e pulizie”. L’opposizione: “Non basta”
Paolo Rapeanu

I negozi delle gallerie Ormus a Cagliari sono praticamente scomparsi, fatta eccezione per i pochissimi che hanno l’ingresso in via Sant’Alenixedda, Salaris e Dante e, nelle gallerie, solo un paio di vetrine. È il caso di Picanhito di Mauro Trudu, ristoratore superstite, e molto arrabbiato per la situazione attuale dell’area. Nessun progetto vero di riqualificazione, il commercio al palo e i residenti che si sentono sempre più abbandonati dal Comune. Una novità, una fiammella in un mare di buio, c’è: un’associazione realizzerà murales coinvolgendo la popolazione in progetti di pulizia e restyling.

Risale agli anni ’60, infatti, la convenzione con l’amministrazione cittadina da cui nasceva questo complesso residenziale di gallerie al coperto nel cuore del capoluogo. A carico del condominio le spese di manutenzione, mentre il comune avrebbe dovuto occuparsi della pavimentazione e dell’illuminazione. “Al momento però, come segnalato dai cittadini, è tanto l’abbandono e il degrado”, ha spiegato il consigliere del Gruppo Misto Roberto Mura, che ha presentato un’interrogazione, “spesso oggetto di atti vandalici e occupazioni abusive. In alcuni casi inoltre non sono mancati episodi di aggressione a danno dei residenti”.

Cagliari, la vergogna delle gallerie Ormus

Ora, residenti e frequntatori della zona aspettano la rinascita, anche se al momento non si hanno tempi certi sui lavori, nonostante le risorse siano già state individuate. “L’amministrazione ha accolto favorevolmente un progetto di rigenerazione artistica e culturale dal mondo del terzo settore, con percorsi di inclusione per i giovani del quartiere”, ha spiegato l’assessote Lecis Cocco Ortu, “con un lavoro di sensibilizzazione civica dell’uso degli spazi pubblici”.

Possibile eliminazione dal prossimo Puc della convenzione di collaborazione tra settore pubblico e privato? Il Comune non esclude l’ipotesi, data la difficoltà di gestione, “anche se al momento non si sta lavorando su questo, ma siamo pronti a valutare la percorribilità di questa strada sulla base delle richieste delle persone”, ha spiegaot Lecis Cocco Ortu. “No, semmai si ridiscutano queste convenzioni”, le parole di Mura, “e siano progtagonisti i residenti, spesso persone di alto livello culturale e professionale. L’amministrazione comunale deve intervenire subito per restituire decoro e sicurezza nelle gallerie Ormus. Non servono azioni sporadiche ma una reale azione di riqualificazione e riprendere in mano la convenzione per adeguarla alle esigenze dei residenti e per valorizzare le aree commerciali che hanno bisogno di nuova vita. L’amministrazione comunale deve intervenire subito per restituire decoro e sicurezza nelle gallerie Ormus. Non servono azioni sporadiche ma una reale azione di riqualificazione e riprendere in mano la convenzione per adeguarla alle esigenze dei residenti e per valorizzare le aree commerciali che hanno bisogno di nuova vita”.

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