Emergenza contratti pirata a Cagliari. Il fenomeno del dumping contrattualeĀ rappresenta una minaccia concreta anche per le imprese e i lavoratori della ristorazione e dei pubblici esercizi in Sardegna.
A lanciare lāallarme ĆØ FIPE Confcommercio Sud Sardegna, che aderisce con convinzione alla campagna nazionale “Basta contratti pirata”, presentando la seconda edizione del Manuale sul Dumping Contrattuale nei Pubblici Esercizi, realizzato da FIPE-Confcommercio in collaborazione con Adapt e con il sostegno dellāEnte Bilaterale Nazionale del Turismo.
Il manuale analizza le cause e le conseguenze del dumping contrattuale, mettendo in evidenza i gravi rischi per i lavoratori e per la reputazione dellāintero settore.
In Sardegna e a Cagliari con i contratti pirata, come nel resto dāItalia, si assiste a una crescente diffusione di contratti collettivi di lavoro non rappresentativi, che applicano condizioni peggiorative per i dipendenti, creando una concorrenza sleale tra le imprese.
"Il dumping contrattuale sta erodendo le basi della sana concorrenza anche nel nostro territorio"Ā ā dichiara Emanuele Frongia, presidente di FIPE Confcommercio Sud Sardegna.
"Chi applica contratti pirata non solo danneggia i lavoratori, riducendo salari e tutele, ma penalizza le imprese serie che rispettano le regole e contribuiscono allo sviluppo economico e sociale della Sardegna. Ć inaccettabile che ci siano operatori che, per risparmiare qualche euro, mettano a rischio la qualitĆ del lavoro e la tenuta del nostro tessuto imprenditoriale locale."
Cagliari, emergenza contratti pirata
Il CCNL sottoscritto dalla Federazione continua a essere il contratto di riferimento per oltre il 92% delle imprese del settore, ma FIPE Sud Sardegna ribadisce lāimportanza di contrastare ogni forma di concorrenza sleale.
"Dobbiamo proteggere i lavoratori e le aziende che operano correttamente. La nostra Federazione nel Sud Sardegna ĆØ pronta a collaborare attivamente con lāIspettorato del Lavoro, lāInps e tutte le istituzioni preposte ai controlli per smascherare chi utilizza contratti non riconosciuti. Questo fenomeno mette a rischio la sostenibilitĆ delle nostre imprese e la dignitĆ dei lavoratori sardi", conclude Frongia.
Il manuale, che contiene anche unāanalisi comparativa su dieci figure professionali, dimostra concretamente le gravi differenze salariali e normative tra il contratto FIPE e quelli non rappresentativi, offrendo strumenti utili per riconoscere e contrastare le pratiche scorrette.
FIPE Sud Sardegna invita tutti gli imprenditori e gli operatori del settore a prendere consapevolezza del fenomeno e a difendere il valore del lavoro regolare.
Applicare il contratto corretto non ĆØ solo una questione legale, ma un impegno etico per la crescita sana e sostenibile del comparto turistico e dei pubblici esercizi nella nostra Isola.