Parcheggio sotterraneo di via Roma mai realizzato: il Comune di Cagliari condannato
Parcheggio sotterraneo di via Roma mai realizzato: il Comune di Cagliari condannato. Il progetto mai realizzato dei parcheggi interrati in via Roma torna a far discutere. La Corte d’Appello di Cagliari ha condannato il Comune a versare oltre mezzo milione di euro al Consorzio nazionale cooperative di produzione e lavoro “Ciro Menotti”, vincitore dell’appalto bloccato prima dell’inizio dei lavori. L’importo esatto ammonta a 582.734 euro, a cui si aggiungono gli interessi maturati dal 18 aprile 2018. A riportarlo è L’Unione Sarda in un dettagliato approfondimento sulle pagine del quotidiano oggi in edicola.
Secondo i giudici, il Comune – con una delibera risalente al 2012 – avrebbe deciso consapevolmente di interrompere l’iter contrattuale, senza ricorrere alle forme previste dal recesso legittimo. La Corte ha riformato la sentenza di primo grado che, in precedenza, aveva dato ragione all’amministrazione cagliaritana. Il Tribunale, infatti, aveva ritenuto che l’interruzione dell’iter non rappresentasse un recesso formale e dunque non comportasse alcun obbligo di risarcimento. I giudici d’appello, invece, hanno riconosciuto nella condotta del Comune una scelta politica chiara, in netto contrasto con gli accordi sottoscritti con le imprese.
La vicenda risale a oltre dieci anni fa, quando la Giunta guidata dall’allora sindaco Massimo Zedda aveva scelto di archiviare il progetto del parcheggio, per puntare sulla nuova visione urbanistica firmata da Stefano Boeri. La scelta aveva scatenato le critiche dell’opposizione, che aveva subito paventato il rischio di dover risarcire le imprese escluse.
L’associazione temporanea tra il Consorzio “Ciro Menotti” e la società World Trade srl aveva inizialmente proposto una transazione da 350mila euro, respinta dal Comune. Di fronte al rifiuto, le imprese avevano avviato un’azione legale, chiedendo 10mila euro per ogni giorno di ritardo.
Con due sentenze opposte nei primi due gradi di giudizio, la controversia potrebbe ora approdare in Cassazione. Intanto, il Comune si prepara ad affrontare un esborso che – tra interessi, spese e danni – potrebbe avvicinarsi al milione di euro.