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Cagliari, calci alle porte e minacce ai residenti: notte da incubo alla Marina

La denuncia arriva dal comitato “Apriamo le finestre alla Marina”. In un video un residente si lamenta dei calci sferrati agli ingressi delle abitazioni e un gruppo di giovani lo insulta e minaccia: “Buttiamo giù le porte”
Chiara Sulis

Ennesima notte da incubo per gli abitanti della Marina, ostaggi di una movida senza controllo, tra schiamazzi, urla e fiumi di alcol che lasciano traccia in innumerevoli bicchieri e bottiglie vuote lasciati in giro e ritrovati la mattina dopo.

L’ultima delle testimonianze si trova sul gruppo Facebook “Apriamo le finestre alla Marina”, cassa di risonanza dell’omonimo comitato: in un video girato dalla finestra di un’abitazione si vede un ragazzo esagitato che, con gli amici, urla e inveisce contro un residente alle 4 del mattino. Il motivo? L’uomo ha appena minacciato di chiamare le forze dell’ordine dopo che un gruppo di giovani, probabilmente ubriachi e sotto effetto di sostanze stupefacenti, prende ripetutamente a calci gli ingressi delle abitazioni. “Le porte? Le porte le buttiamo giù”, urla il ragazzo.

“Il quartiere è sempre in balia di chi vuole fare casino”, commenta su Facebook Sandra Orrù, presidentessa del comitato, “ovviamente grazie ai controlli assenti o poco efficaci”. Quello della malamovida nel centro storico di Cagliari è un problema incancrenito a cui si unisce la questione dei giovani e giovanissimi che senza alcun controllo da parte di figure adulte girano per le strade fino all’alba, creando un potenziale pericolo per sé e per gli altri.  

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