Seguici

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy

Cagliari, tensione al Brotzu: infermieri in stato di agitazione

«Le condizioni attuali sono dannose per la salute psicofisica dei professionisti sanitari», denuncia il sindacato Nursing Up. Chiesto un incontro al Prefetto
La Redazione

Cagliari, tensione al Brotzu: infermieri in stato di agitazione

Lo stato di agitazione è stato ufficialmente proclamato dal sindacato Nursing Up Sardegna per il personale del comparto sanità (infermieri e oss) in servizio presso l’Arnas Brotzu di Cagliari. Una decisione che arriva al termine di un lungo periodo di criticità, aggravato, secondo il sindacato, dall’assenza di reali interventi migliorativi, anche dopo l’arrivo del nuovo Commissario Straordinario.

«Chi può scappa verso altre aziende sanitarie. Chi resta si rivolge al sindacato», spiega Diego Murracino, responsabile regionale della sigla sindacale, che denuncia una situazione ormai insostenibile all’interno dei reparti di degenza.

Le motivazioni

Le motivazioni dello stato di agitazione sono numerose e riguardano aspetti organizzativi, contrattuali e di sicurezza del personale:

  • Demansionamento e dequalificazione professionale di infermieri e ostetriche, dovuti alla cronica assenza di personale di supporto, in particolare degli operatori socio-sanitari (OSS). In tal senso, l’Arnas Brotzu ha ricevuto già più condanne dal Tribunale di Cagliari. Nei reparti del presidio Businco, ad esempio, gli OSS non sono presenti nei turni notturni, con gravi ricadute sull’assistenza di base ai pazienti ricoverati.
  • Mancato pagamento o recupero delle migliaia di ore di lavoro straordinario accumulate e non corretta gestione delle ore di lavoro per i beneficiari della legge 104, secondo quanto previsto dai contratti.
  • Personale infermieristico in numero inferiore agli standard regionali, con ripercussioni sul rapporto infermiere/paziente, turni massacranti, doppie notti e frequenti ordini di servizio.
  • Mancata sostituzione del personale dimesso o andato in pensione, e sovraccarico dei posti letto nei reparti, con un numero spesso superiore a quello assegnato dalla Regione per ciascuna specialità.
  • Assenza dell’infermiere nel servizio TAC del San Michele in diversi turni notturni e festivi, con conseguente sottrazione di personale dalle degenze e rischi per la sicurezza assistenziale.
  • Utilizzo improprio del personale infermieristico per mansioni logistiche non coerenti con le loro competenze professionali.

«Le condizioni attuali – afferma ancora Murracino – sono dannose per la salute psicofisica dei professionisti sanitari. Violate le norme contrattuali, così come gli accordi firmati e le sentenze ottenute. Il confronto sindacale è ormai reso vano dalla mancanza di risposte concrete da parte della direzione aziendale».

Alla luce di questa situazione, il Nursing Up ha formalmente richiesto al Prefetto di Cagliari l’avvio della procedura di raffreddamento prevista dalla normativa vigente, con l’obiettivo di scongiurare lo sciopero, pur confermando la volontà di proseguire nella mobilitazione a sostegno delle rivendicazioni del personale.

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy