La cifra tonda non c’è ma è l’ultimissimo dei problemi, visto che si parla di vite umane e non di automobili costruite in serie. Nella sola città di Cagliari ci sono, sicuramente “oltr 400 bimbi tra zero e tre anni registrati in condizioni di povertà assoluta”.
Il numero, già drammatico, va comunque purtroppo visto al rialzo. Sì, perchè i picoli “schedati” e conteggiati appartengono ai registri di Domus de Luna di Ugo Bressanello. Non tutte le famiglie in difficoltà con figli piccolissimi a carico sono iscritte alla onlus che ha il cuore pulsante a PIrri. Da qui l’ovvia constatazione che i numeri, in proporzione, sono ancora più drammatici. “Povertà assoluta”, a prescindere dall’età, significa che un essere umano non ha nemmeno la possibilità di acquistare il cibo con le proprie risorse. Il fatto che capiti, a metà 2025, a Cagliari, nel cuore di una città a tutti gli effetti europea, è ancora più agghiacciante.
A Cagliari tanti bimbi in povertà assoluta
“Un piccolo abbraccio” è il cuore pulsante del progetto di distribuzione alimentare, pensato per i più piccoli tra i piccoli, di Domus de Luna. “Un intervento concreto e quotidiano, che per un bambino che non ha neanche tre anni di vita fa una grande differenza. Solo nell’ultimo anno abbiamo distribuito più di 3mila pacchi di pannolini e oltre 13mila omogeneizzati, insieme a migliaia di litri di latte e tutto ciò che serve per accompagnare i primi passi nella vita di oltre 400 bimbi (0-3 anni) che sono stati registrati nel servizio umanitario di Domus de Luna perché in condizione di povertà assoluta”, rimarca il presidente Ugo Bressanello.
“Per questo oggi ti chiediamo di sostenerci. Perché fino al 30 giugno 2025 la Fondazione Mediolanum raddoppia ogni donazione che verrà fatta sul conto corrente aperto per noi. IBAN: IT68C0306234210000000417750 / Causale: progetto Un Piccolo Abbraccio / Intestatario: Fondazione Mediolanum. “Il tuo aiuto vale doppio, ogni euro raccolto sarà raddoppiato”, ricorda Bressanello. “Se puoi darci una mano, fallo per favore ora. Sarà come darcene due”.