Macchina rubata e ritrovata a Cagliari, all’appello manca solo un vecchio computer portatile: “Dentro c’ĆØ tutta la mia vita”
CāĆØ una Cagliari paralizzata dai cantieri, una cittĆ arrabbiata, impaziente, soffocata da disagi e polemiche. Ma cāĆØ anche unāaltra Cagliari, più silenziosa, fatta di persone che nonostante tutto continuano a credere nella forza dellāumanitĆ , nel valore del perdono e nel potere della parola. Ć questa la Cagliari che emerge dall’appello fatto da Francesco Todde, fisioterapista 54enne, derubato pochi giorni fa dellāauto, dei soldi, dei documenti, di un computer e ā soprattutto ā di qualcosa che non ha prezzo: le memorie della sua famiglia.
La macchina, dopo varie peripezie, l'ha ritrovata: "L'avevano portata a Elmas per cercare di smontarla, non ci sono riusciti e l'hanno lasciata nel rione cagliaritano di Sant'Elia. Ho recuperato giĆ i documenti", spiega a Cagliari News il dottore. Che lancia un unico appello, senza utilizzare toni alti o "arrabbiati" che, in casi simili, sarebbero decisamente comprensibili.
Il buon cuore del medico: "Non cerco vendetta o litigi, solo il mio caro e vecchio pc"
Non cerca vendetta, non punta il dito. Piuttosto, racconta. Racconta la sua vita, le sue radici, lāorgoglio di essere figlio di minatori che hanno sempre lavorato onestamente. Racconta di come nulla di materiale possa davvero abbatterlo: āOgni cosa rubata non può crearmi nessun problema, perchĆ© so lavorare e ricostruireā. Ma tra tutto ciò che mi ĆØ stato portato via, cāĆØ qualcosa che brucia più di ogni altra cosa: le fotografie della madre scomparsa, i ricordi familiari contenuti in una chiavetta, i documenti universitari. āIl computer non vale nulla ā dice ā ma lƬ dentro cāerano i miei affetti più preziosiā.
Non si ferma qui. Francesco Todde racconta chi ĆØ: "Un uomo che lavora ogni giorno, anche 14 ore, che fa beneficenza in silenzio, che ha adottato un bambino, che aiuta canili e associazioni, che distribuisce cibo a chi ha bisogno. āNon ti giudico, non so cosa ti abbia spinto a fare questo. Ma ti chiedo un gesto di luciditĆ : ridammi almeno quelle memorie. Ti sto dando una possibilitĆ ā.
Un appello che restituisce dignitĆ a un episodio che avrebbe potuto trasformarsi solo in rabbia o sfogo. Invece diventa testimonianza di resilienza e umanitĆ , in una cittĆ che ogni giorno lotta tra cantieri, disservizi e difficoltĆ quotidiane.
La sua voce emerge come una delle poche capaci di rompere il muro dellāindifferenza. E mentre le polemiche sui lavori in via Roma e sui disagi urbani infiammano il dibattito politico, la storia di Todde ci ricorda che esiste unāaltra prioritĆ : quella di non perdere la memoria, i legami, la possibilitĆ di perdonare. āQuesto ĆØ il mio sorriso ā conclude ā non posto una faccia arrabbiata. Ti sto dando una possibilitĆ ā. Una frase semplice, che suona come una lezione. E in un momento in cui Cagliari sembra aver smarrito il senso della direzione, forse ĆØ proprio da qui che si può ripartire.