Intimidazioni, minacce verbali e aggressioni: negli ultimi mesi le scuole superiori di Cagliari sono nel mirino del Blocco Studentesco, un movimento ispirato a ideologie di estrema destra e nato come diramazione di Casa Pound. Lo denunciano con un comunicato firmato i rappresentanti d’istituto del liceo Alberti, del liceo Dettori, del liceo Siotto, dell’istituto Scano Baccaredda, del liceo Motzo, del liceo Pitagora, del liceo Euclide, dell’istituto De Sanctis Deledda, del liceo Foiso Fois, del liceo Eleonora D’Arborea e del liceo Michelangelo. In particolare, gli studenti fanno riferimento ad episodi successi nellāultimo mese: āIl 27 gennaio 2025, gli studenti del Liceo Alberti hanno deciso di riprendersi la loro scuola, deturpata da graffiti inneggianti al Blocco Studentesco, realizzati illegalmente allāinterno dellāistituto. Dopo unāassemblea dedicata alla Giornata della Memoria, hanno ridato dignitĆ agli spazi scolastici riverniciando le pareti imbrattate. Ma pochi giorni dopo, nuovi graffiti hanno ricoperto le pareti appena ripuliteā. Non basta: il Blocco Studentesco si ĆØ presentato allāingresso di Via Ravenna distribuendo volantini e cercando di intimidire gli studenti che avevano partecipato allāiniziativa. āIl caso del Liceo Alberti non ĆØ isolato. Negli istituti superiori cagliaritani, il Blocco Studentesco ha intensificato la propria presenza con volantinaggi, episodi di vandalismo e una costante pressione sugli studenti. Si moltiplicano le segnalazioni di intimidazioni, minacce verbali e atti di aggressione nei confronti di chi si oppone alle loro attivitĆ . La scuola, luogo deputato alla formazione e alla crescita personale, rischia di trasformarsi in uno spazio segnato dalla paura e dalla conflittualitĆ .ā.
I ragazzi chiedono lāintervento di istituzioni e forze dellāordine: āSi intervenga per fermare questi atti di vandalismo e intimidazione. Ć inaccettabile che il Blocco Studentesco possa continuare a minare la sicurezza della nostra comunitĆ scolastica senza conseguenze. La libertĆ di espressione ĆØ un diritto fondamentale, ma non può mai diventare un pretesto per prevaricare, vandalizzare e intimidireā.