Cagliari dice addio a uno dei “signori del vino” con la S maiuscola, è morto Antonio Arba. Per tutti “signor Antonino”, aveva ottantanove anni e per decenni ha guidato, con sapienza e maestria, una enoteca nel rione cagliaritano di San Benedetto. Tanti i clienti fidelizzati, a conti fatti almeno 3 generazioni hanno avuto a che fare con i suoi bianchi, rossi e rosati, tutti rigorosamente sardi. Lui, nato a San Nicolò Gerrei, era arrivato nella “grande città” da giovane, specializzandosi sin da subito nella vendita di vini e riuscendo, col tempo, a farlo diventare il suo principale lavoro.
Altri tempi, quelli dove l’online era ancora qualcosa di sconosciuto e gli acquisti si facevano “de visu”, di persona. Chi voleva poteva acquistare vino sfuso, obbligatorio arrivare con una o più bottiglie di plastica per riempirle dalle maxi botti di signor Antonino. Che aveva, anche, direttamente le bottiglie di Vermentino, Cannonau e Carignano, sempre pronte e in bella mostra per i clienti più esigenti o, semplicemente, per chi magari doveva fare un regalo di classe.
In pensione da tempo, tornava di frequente nella zona della sua enoteca, per fare quattro chiacchiere con i pochi commercianti “storici” rimasti ma, anche, per mangiarsi una buona Margherita in una delle pizzerie del quartiere. Antonio Arba se n’è andato a Cagliari in un letto del Santissima Trinità, il funerale sarà celebrato venerdì 27 giugno al cimitero di San Michele. Chi lo piange sui social ricorda che “a ottantanove anni aveva ancora a curiosità, l’entusiasmo e l’invidiabile passo di un ragazzino”.