Palazzina in mano a abusivi e balordi a Cagliari nella casa di Venerato Sardu
Trattengono le lacrime perchè prevale, naturalmente, la rabbia mista all’incredulità.
I figli di Venerato Sardu, il 76enne ucciso da Fabrizio Congiu a febbraio 2023 nel suo appartamento al piano terra di una palazzina di via Ogliastra a Cagliari.
Isabel, Renzo e Daniela sono compatti e battaglieri, ma le loro armi sono spuntate, e non per loro volontà: “Abbiamo fatto tutto, di concerto col nostro avvocato Andrea Alessandrini, per entrare in possesso dell’immobile di nostro papà. Le abbiamo tentate tutte, stiamo sbattendo contro un muro di gomma”. Il “rimbalzo”, scontato dirlo visto che si parla di vie legali, avviene in tribunale. Da due anni e 8 mesi tre figli attendono di provare a cucire, seppur marginalmente, la ferita dalla quale sgorga dolore.
È quello di aver perso il papà per mano di un balordo e l'impossibilità di avere il possesso di quella palazzina avuta con enormi sacrifici.
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"Non possiamo staccare i contatori di acqua e luce perchè sono beni primari, se lo facessimo potremmo avere guai con la giustizia". Loro, due donne e un uomo con le fedine penali immacolate, rischiano magari di finire davanti a un giudice perchè hanno fermato la fornitura a chi non scuce da anni un centesimo.
Non solo: "Siamo stati minacciati pi volte da parte dei residenti, ci hanno invitato a non mettere più piede in via Ogiastra. Ci sentiamo abbandonati da tutti, a partire dalle istituzioni. Gli abusivi stanno vivendo sulla pelle di nostro papà, è come se l'avessero ucciso due volte".
In ultimo, sempre tenendo in considerazione altissimo l'aspetto umano della vicenda, c'è anche quello economico: "Ogni mese paghiamo almeno duemila euro per acqua e luce a delle persone che continuano a infischiarsene della giustizia e di tutti noi".