Il caffè a 2 euro al bar anche a Cagliari, con già realtà il boom dei pagamenti col Pos? Sarà realtà entro fine anno, lo certifica l’associazione Codici. E Adiconsum Cagliari fa i conti sull’addio alle monetine per la tazzina di “oro nero”: si paga sempre più con la carta.
Le tensioni geopolitiche internazionali che stanno riscrivendo i rapporti di forza nel mondo hanno una ricaduta diretta sui consumatori. È il caso del caffè, che sta registrando aumenti importanti. Se dovesse continuare questo trend, entro la fine dell’anno una tazzina potrebbe arrivare a costare fino a 2 euro.
"I rincari stanno producendo un aumento del costo del caffè sia nei supermercati che nei bar – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e questa è una notizia preoccupante per i consumatori, già alle prese con aumenti in altri settori e per altri prodotti. C'è chi la definisce una tempesta perfetta. Di sicuro siamo di fronte ad una serie di fattori che stanno producendo un risultato pesantissimo, anche per i produttori. Prima di tutto ci sono le tensioni geopolitiche internazionali che stanno riscrivendo i rapporti di forza nel mondo. La ricaduta sui consumatori è molto pesante. Poi ci sono altri elementi. I fenomeni estremi provocati dal cambiamento climatico stanno causando grandi problemi alle coltivazioni, gli aumenti nel mercato dell'energia incidono sulla torrefazione. Bisogna tenere conto anche di inflazione e speculazione, senza dimenticare gli incrementi alimentati dal costo della logistica internazionale. Se a tutto questo aggiungiamo l'impatto dei dazi Usa, è facile comprendere la preoccupazione per aumenti che appaiono inarrestabili. Se dovesse continuare questo trend, entro la fine dell'anno in Italia un caffè arriverà a costare 2 euro. Non mancheranno le eccezioni e le situazioni varieranno a seconda della zona geografica, ma il quadro generale è allarmante. È l'ennesimo campanello che scatta e che dovrebbe portare ad iniziative volte a tutelare i consumatori".
Adiconsum Cagliari, capitanata da Simone Girau: "Caffè dolce o amaro? A Cagliari si paga sempre più con la carta. In tutta Italia i pagamenti digitali nei bar crescono a vista d’occhio, e anche tra i fenicotteri di Santa Gilla, i pavoni di Monte Urpinu e i muggini di Via Quirra non si scherza! +48,9% in un anno".
"Il contante lascia spazio a carte e smartphone, anche per l’espresso al banco. È una rivoluzione silenziosa che cambia le nostre abitudini quotidiane: più praticità, più tracciabilità, meno monetine in tasca", osserva, pragmaticamente e come sempre in modo chiarissimo il numero uno di Adiconsum Cagliari.
Ma per i consumatori resta la domanda: questa svolta sarà davvero tutta 'dolce' 'o rischia di lasciare un retrogusto amaro? La nostra posizione è molto chiara e semplice, sì alla digitalizzazione e no a commissioni killer che, per forza di cose, ricadono sulle tasche dei consumatori. La massima trasparenza e una riduzione delle tariffe, specie sui micropagamenti, siano l'unica via percorribile per far evolvere il sistema senza cancellare il potere di acquisto, già basso dei consumatori".