Cagliari, choc a Sant’Elia: “Caduto in una buca, polmone perforato”
Nel quartiere popolare di Sant’Elia, a Cagliari, un giovane ha vissuto un incubo da cui si è svegliato per miracolo. Il 19enne Federico Trincas racconta con tono ancora incredulo la dinamica dell’incidente: “La rete di protezione che il Comune aveva montato si è agganciata alla ruota dello scooter, mi è venuto via il controllo e sono precipitato in un fosso”.
Risultato? Buca profonda e polmone perforato a Cagliari.
ha provocato un grave danno: un polmone perforato e un coma dal quale si è risvegliato solo dopo giorni. Trincas non usa mezze parole: “Sono vivo per miracolo”.
La dinamica dell’incidente
Il fatto è accaduto in via Schiavazzi, strada dove il giovane stava transitando con il suo scooter. La rete di protezione, installata dal Comune per motivi di sicurezza stradale, ha rappresentato un rischio invece che una tutela. Si è agganciata alla ruota, il mezzo ha perso aderenza, Trincas è caduto nella buca e ha avuto la grave lesione al polmone. La conferma del trauma e della perforazione del polmone arriva dall’ospedale, dove il ragazzo è stato trasportato d’urgenza.
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Le conseguenze e la reazione
Il giovane descrive la sua esperienza come “miracolosa”. La lunga degenza al Brotzu, il coma, la riabilitazione: tutto lo ha segnato. Ora, a distanza di un mese, parla di speranza e rabbia. Speranza perché è vivo. Rabbia perché sostiene che l’incidente poteva essere evitato.
L’installazione della rete di protezione da parte del Comune andava sicuramente pensata per prevenire incidenti, ma in questo caso la manutenzione stradale — in particolare la presenza della buca — e la corretta posa della rete risultano al centro della critica.
Le implicazioni per la sicurezza urbana
La vicenda solleva interrogativi che riguardano tutti i cittadini di Sant'Elia a Cagliari: qual è lo stato reale delle strade urbane? Quanto sono sicuri gli interventi di messa in sicurezza? Quando gli elementi protettivi – come le reti – possono trasformarsi in pericolo?
Nel caso di Trincas, una buca profonda si è rivelata letale. Il ragazzo confida di aver visto all’improvviso la ruota agganciarsi, la perdita di controllo, la caduta. "Se non fossi arrivato in ospedale subito — dichiara — non sarei qui oggi".
Appello alle istituzioni
Federico Trincas lancia un appello diretto alle istituzioni locali: "Controllate meglio le strade, togliete le buche, verificate che gli interventi non diventino rischiosi".
Il Comune di Cagliari ora si trova sotto pressione, anche legale, per fornire spiegazioni. Quali controlli aveva subito la rete di protezione? Quali responsabilità emergono? I cittadini guardano con attenzione: non basta montare sistemi di sicurezza, serve una manutenzione costante delle infrastrutture.
Conclusione
La vicenda di Federico Trincas — caduto in una buca e con polmone perforato — richiama alla mente che la sicurezza stradale non è solo questione di controllo delle velocità o di segnaletica, ma anche di condizioni concrete e quotidiane del manto stradale. Il giovane si considera “miracolato” e chiede che la sua storia serva da monito: una buca può uccidere, un intervento mal posato può ferire, e l’inattività può costare caro. Le istituzioni devono farsi carico di queste emergenze prima che si ripetano.