Lo ammette e lo dice al suo avvocato, Cristian Gustavo Vincenti, gestore della Fiesta Latina colpita dal botulino: “Sono molto provato e preoccupato, sempre di più”. Già, perchè più passano i giorni più arrivano brutte notizie sul versante del botulino killer in Sardegna. Ieri è morta la 38enne Roberta Ptizalis, aveva partecipato all’evento in piazza imbastito da Vincenti a Monserrato. Col decesso della donna, giuridicamente la sua posizione è destinata a cambiare, “libro della legge” sotto mano: la nuova contestazione è omicidio colposo. “E su questo punto attendiamo di vedere le carte, magari può esserci una rivalutazione in morte come conseguenza di altro reato”. A prescindere, una brutta e pesante situazione. “Il mio assistito, confermo, è molto provato e molto preoccupato, soprattutto dopo il decesso della ragazza”, dice Maurizio Mereu, avvocato dell’imprenditore di origine argentina, già venuto in passato in Sardegna e residente in Piemonte.
Botulino killer, le parole del gestore di Fiesta Latina
Si attendono gli esiti sui campioni sequestrati dall’Asl della salsa guacamole. “Per quanto”, osserva saggiamente il legale, “quei lotti sequestrati, della Metro, siano successivi all’evento svolto a Monserrato, non sono mai stati utilizzati lì”. E questo potrebeb complicare la posizione del suo assistito, per un motivo: dato per assodato il “botulino killer” e il “guacamole” (ulteriori conferme sono previste appena, nei prossimi giorni, sarà eseguita l’autopsia sulla Pitzalis) le persone rimaste intossicate lo hanno consumato solo nei tre giorni di eventi monserratini.
Un passo alla volta, comunque. La settimana prossima gli esiti dell’Asl sulla salsa, poi si deciderà quali mosse compiere. Una cosa è certa: “Un fatto simile non era mai capitato in tanti anni di organizzazione di eventi dedicati al food”. Ed è ancora più drammatico, e umanamente comprensibile, che la prima volta assoluta si porti dietro anche solo una vittima”.