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Botulino killer a Monserrato: nella sede di Fiesta Latina cibi sotto il sole e conservati male

Blitz dei Nas, si aggrava la posizione del gestore Cristian Gustavo Vincenti: dopo l’omicidio colposo denuncia per gravi violazioni nella conservazione degli alimenti
Paolo Rapeanu

Dopo l’intossicazione da botulino alla Fiesta latina di fine luglio a Monserrato, che ha causato la morte di Roberta Pitzalis e il ricovero di altre sette persone, le indagini si estendono oltre la Sardegna.

Botulino killer alla Fiesta Latina a Monserrato, l’indagine si allarga

Su indicazione della Procura di Cagliari, i carabinieri del Nas di Torino hanno perquisito un capannone all’ingresso di Vigone, paese del Torinese dove ha sede l’associazione che ha organizzato l’evento gastronomico in cui è stata consumata la salsa guacamole contaminata. Il Nucleo Antisofisticazioni, come riporta L’Unione Sarda, ha rilevato diverse irregolarità nella conservazione di cibi e bevande. Sono stati sequestrati pacchi di riso, conserve di pomodoro, farina, bottiglie di alcolici e analcolici per un valore di circa 30mila euro.

Secondo gli inquirenti, gli alimenti sarebbero stati conservati in luoghi non idonei, nel cortile e a bordo di un camion, esposti al sole e a temperature elevate. Per questo il legale rappresentante dell’associazione, Cristian Gustavo Vincenti, già accusato di omicidio colposo dopo la morte della 38enne di Monserrato, Roberta Pitzalis, è stato denunciato.

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