āSulla vertenza Bekaert Sardegna di Assemini ĆØ stato concordato con lāassessore regionale dellāIndustria, Emanuele Cani, di richiedere lāintervento del Ministero del Made in Italy e di portare a Roma una strategia unitaria per salvare i posti di lavoro di quasi 300 persone, tra lavoratori diretti e indottoā.
CosƬ i segretari regionali di Fiom, Fsm e Uilm, che hanno incontrato lāassessore Cani, funzionari della Presidenza della Giunta, esponenti politici del territorio.
In crisi la Bekaert Macchiareddu: lavoratori a rischio
āNel corso dellāincontro ā sottolineanoĀ Marco Mereu,Ā Marco AngioniĀ eĀ Alessandro AndreattaĀ ā sono state evidenziate le criticitĆ legate alla vertenza Bekaert di Assemini".
lāannuncio della proprietĆ di voler procedere alla vendita dello stabilimento senza fissare i tempi dellāoperazione ĆØ realtĆ da tempo.
I sindacati pongono come pregiudiziale "la non vendita alle quattro aziende cinesi leader del settore. Una scelta che, in un contesto di contrazione del mercato dello steel cord, rischia di tradursi nella chiusura dello stabilimento senza che si trovino acquirentiā.
Per i sindacati metalmeccanici ĆØ essenziale che al tavolo nazionale si chieda che il Ministero affianchi l'azienda nel percorso di vendita dello stabilimento.
Servono tempi certi per la ricerca di investitori interessati a rilevare lo stabilimento con un piano industriale in grado di garantire la piena occupazioneā.
Secondo i sindacati, 237 lavoratori diretti e circa 50 dellāindotto rischiano di perdere il proprio posto, aggravando la giĆ critica desertificazione industriale dellāIsola. Mereu, Angioni e Andreatta avvertono: āIl percorso di vendita annunciato non offre alcuna garanzia e rischia di trasformarsi in uno smantellamento silenzioso di una realtĆ strategica per lāeconomia regionaleā. Le prossime settimane, quindi, sono decisive.