Cure oncologiche costose negate agli ultraottantenni: l’assessore alla sanità Bartolazzi smentisce.
L’assessore regionale della Sanità Armando Bartolazzi rompe il silenzio e smentisce con fermezza quanto riportato nell’edizione del 26 maggio 2025 de L’Unione Sarda, che titolava: “Stop ai farmaci costosi per gli over 80”. Una frase che, secondo Bartolazzi, non solo travisa il senso delle sue parole, ma rappresenta un’alterazione pericolosa e diffamatoria del suo pensiero, tanto da indurlo a valutare un’azione legale per la tutela della propria reputazione.
“Da medico e oncologo – ha dichiarato Bartolazzi – non potrei mai pensare di negare cure a pazienti ultraottantenni. Il titolo del quotidiano è un’interpretazione malevola e fuori contesto, smentita da ogni mio intervento pubblico e da documenti ufficiali che testimoniano il mio impegno per l’accesso universale alle cure”.
L’assessore ha voluto chiarire che durante il convegno di Federfarma a Cagliari, tenutosi lo scorso 23 maggio, ha parlato della necessità di investire maggiormente nella prevenzione oncologica e nella sostenibilità economica del sistema sanitario, sottolineando i costi crescenti delle terapie innovative. Nessun riferimento, sostiene, a limiti di età per l’accesso ai trattamenti.
I rimborsi Aifa
“La Sardegna – ha spiegato Bartolazzi – attualmente finanzia con risorse proprie i farmaci oncologici innovativi, poiché esclusa dai rimborsi AIFA. Una situazione che penalizza la nostra regione, ma che stiamo affrontando con determinazione: è in corso un confronto con l’Agenzia per ottenere il riconoscimento dei rimborsi anche per la Sardegna, e i primi segnali sono positivi”.
Il punto sollevato dall’assessore è, piuttosto, quello della sostenibilità a lungo termine di un sistema che grava su bilanci regionali già fragili, senza un piano nazionale per compensare le differenze. Ma, precisa, mai è stata messa in discussione la dignità del paziente o il diritto alla cura, indipendentemente dall’età.
Bartolazzi respinge anche le critiche sulla composizione del comitato scientifico chiamato a rafforzare la neonata Rete Oncologica Sarda: “Si tratta di luminari del settore, chiamati a introdurre e facilitare l’uso di farmaci innovativi per i pazienti sardi. Le polemiche sulla loro presunta ‘non sardità’ sono tentativi meschini di distogliere l’attenzione dai veri problemi”.
“Altro che negare le cure agli over 80 – ha concluso – noi stiamo lavorando per garantire a tutti i pazienti cure migliori e più efficaci. E chi tenta di ostacolare questo percorso dovrà farsene una ragione: non ci fermeremo”.