Le tracce dell’assassino sugli abiti di Manuela Murgia: indagato l’ex fidanzato Enrico Astero.
Le tracce dell’assassino sugli abiti di Manuela Murgia. Un nome che è tornato, stavolta però in modo più fragoroso, alle cronache: Enrico Astero, parrucchiere oggi 54enne (difeso dall’avvocato Marco Fausto Piras), ex fidanzato di Manuela Murgia. Tra i due c’era stato un rapporto molto stretto che, così ha sempre detto Astero, era terminato ben prima del ritrovamento del cadavere della 16enne nel canyon di Tuvixeddu. Il 4 giugno a Roma gli esami irripetibili sui vestiti della ragazzina, l’iscrizione nel registro degli indagati di Astero da parte del pm Marco Cocco è un atto dovuto, come si dice in questi casi. I parenti della vittima aspettano, dopo oltre trent’anni, “che sia fatta giustizia, Manuela non si è suicidata ma è stata uccisa”. L’hanno sempre detto, lo ripetono oggi ancora di più.
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Intanto, passo indietro al 1995 e alle indagini: Enrico Astero era stato sentito dagli investigatori insieme al cugino: aveva un alibi, confermato anche da una sua parente, e per questo il suo nome era stato depennato dalla lista di possibili sospetti. Ma la famiglia Murgia ha sempre definito quell’allibi “debole”. E negli ultimi mesi, stando a quanto trapela, qualche nuova persona si sarebbe ricordata dell’auto blu metallizzata sulla quale sarebbe salita Manuela. La macchina, come riportarono anche le cronache dell’epoca, apparterebbe proprio al cugino di Enrico Astero, che non è mai risultato indagato. Quale peso possono avere oggi queste testimonianze? Per saperlo bisognerà attendere, la partita principale è quella della caccia a possibili tracce dell’assassino, o degli assassini, sugli abiti della sedicenne.