Il 15 dicembre 2025, Cagliari si trova al centro di unāimportante operazione contro il traffico di stupefacenti. I carabinieri del Reparto Territoriale di Olbia, supportati da altre forze dell’ordine, hanno eseguito 21 misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di Cagliari, a seguito di unāindagine condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia. Le misure hanno coinvolto sia arresti in carcere che agli arresti domiciliari, colpendo i gruppi criminali operanti in Sardegna e su altre regioni italiane.
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Cagliari come punto nevralgico del traffico di stupefacenti
La cittĆ di Cagliari ha assunto un ruolo strategico nellāorganizzazione criminale smantellata. Olbia, pur essendo il principale snodo logistico, ha avuto come punto di riferimento il capoluogo della Sardegna, dove alcuni affiliati erano direttamente collegati ai fornitori di cocaina e marijuana. Lāindagine, avviata nel 2019, ha permesso di documentare il traffico di oltre 200 chilogrammi di cocaina e 450 chilogrammi di marijuana, con un volume economico stimato in circa 3 milioni di euro. Il traffico aveva come fulcro operativo il mercato della cocaina, importata dalla penisola e poi distribuita su larga scala anche nellāisola.
Le due organizzazioni smantellate
Le indagini hanno evidenziato due associazioni criminali, separate ma interconnesse. La prima rete, composta da undici membri, gestiva lāimportazione della cocaina, mentre la seconda, con cinque membri, era dedita alla produzione e movimentazione di marijuana in Sardegna. Cagliari ha rappresentato un punto di raccordo tra questi due gruppi: la marijuana prodotta localmente veniva scambiata con la cocaina, creando un sistema di interdipendenza tra le due organizzazioni. Gli scambi avvenivano tramite Olbia, dove la gestione delle trattative e il smistamento delle sostanze erano ben organizzati.
Un impegno continuo contro il crimine
Lāoperazione Polo Ovest Cagliari traffico di stupefacenti testimonia lāintensivo impegno delle forze dellāordine nel contrastare le organizzazioni criminali che minano la sicurezza di Cagliari e della Sardegna. Nonostante i successi dellāindagine, la presunzione di innocenza resta il principio fondamentale, e la colpevolezza degli indagati sarĆ definitivamente accertata solo con una sentenza irrevocabile di condanna.