Si è concluso con esito positivo l’intervento del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna per il recupero di un arrampicatore rimasto bloccato su una parete a Punta Cusidore, nel territorio di Oliena. L’uomo si trovava sulla via di arrampicata “L’ombra della mia mano”, insieme ad altri due compagni di cordata, quando ha avuto un problema con la corda durante la discesa, rimanendo sospeso senza possibilità di proseguire la calata.
L’allarme è scattato intorno alle 20:15, quando la chiamata di soccorso è giunta alla Centrale Operativa del Soccorso Alpino. Immediata la mobilitazione della Stazione di Nuoro, supportata da tecnici delle stazioni di Iglesias, Olbia e Medio Campidano. Grazie all’impiego di un drone dotato di camera termica, l’uomo è stato individuato rapidamente sulla parete.
Per accelerare le operazioni di salvataggio, è stato richiesto l’intervento dell’elicottero dell’80° Centro SAR del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, da tempo partner nelle attività di soccorso a livello nazionale. Dopo una prima sosta a Nuoro per imbarcare due tecnici del Soccorso Alpino, il velivolo ha raggiunto l’area dell’intervento, ma le condizioni meteorologiche avverse hanno impedito il verricellamento dei soccorritori sulla parte alta della falesia.
Nel frattempo, altre due squadre del Soccorso Alpino si erano già posizionate: una in vetta e l’altra alla base della parete, in costante contatto telefonico con i tre escursionisti per monitorare la situazione.
Le operazioni sono riprese all’alba, quando è stato possibile portare a termine il recupero. Grazie all’intervento dell’elisoccorso Areus con base a Olbia, l’arrampicatore e i suoi compagni sono stati riportati a valle in sicurezza.
All’operazione hanno partecipato anche unità del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, in un’azione congiunta che ha confermato ancora una volta l’efficacia della collaborazione tra i diversi enti impegnati nella gestione delle emergenze in ambiente impervio.
