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Anziani o malati, a Quartu 16mila fragili da tutelare: in seicento non arrivano a fine mese

Giovani, ma soprattutto anziani, spesso soli al mondo. Ecco la fotografia ufficiale della fragilitĆ  nella terza cittĆ  della Sardegna. Primo passo “salvagente” del Comune, la creazione di un’anagrafe
La Redazione

Censite, a Quartu oltre 16mila persone in condizioni di vulnerabilitĆ . MaTra i parametri interessati etĆ , condizioni economiche e motorie, componenti nucleo familiare

Un’anagrafe delle fragilitĆ  per avere una fotografia chiara e dettagliata riguardo i residenti a Quartu anziane, con disabilitĆ  motorie e non motorie, con problemi economici e magari unici componenti del nucleo familiare. Un totale di oltre 16mila persone da attenzionare, da accudire e aiutare. L’obbiettivo dell’amministrazione comunale sta prendendo forma e il primo step ĆØ stato presentato ieri con ben due incontri pubblici, al fine di ottenere la più ampia partecipazione, alla presenza della Commissione consiliare competente e di tutti gli operatori del Terzo Settore interessati. Il nuovo database consentirĆ  di impostare una nuova metodologia di lavoro, non limitandosi a intervenire nell’emergenza ma operando in un’ottica di prevenzione, ascoltando e quindi conoscendo i bisogni dei cittadini. Uno strumento fondamentale per avere una mappatura chiara e puntuale riguardo i soggetti a rischio presenti sul territorio, nelle proprie abitazioni e nelle varie strutture dedicate. 

ā€œIl progetto delle analisi delle fragilitĆ  si ĆØ sviluppato grazie a un lavoro interassessoriale, coinvolgendo, oltre ai Servizi sociali, l’anagrafe e la Protezione Civile – ha spiegato l’assessore comunale ai Servizi sociali, Marco Camboni -. E siamo felici abbia giĆ  fruttato risultati. AndrĆ k lo ulteriormente approfondito, analizzato, affinchĆ© diventi uno strumento importante per indagare una fascia d’etĆ  che a Quartu ĆØ molto presente, quella degli ultra65enni. Vogliamo capire quali sono i bisogni di queste persone, capire la composizione dei nuclei familiari, capire che tipo di autosufficienza hanno, capire come queste persone possono essere destinatarie di interventi e progetti personalizzati da parte dell’amministrazione comunaleā€.

ā€œQuesto progetto si costruisce con tantissima fatica, per fasi, con gradualitĆ  e soprattutto interconnettendosi con altri mondi - ha ribadito la presidente della VI Commissione Marina Del Zompo -. Non solo, infatti, ĆØ interassessoriale, ma necessita anche del contributo di soggetti esterni all'Amministrazione, quale il mondo del Terzo Settore, con la sua esperienza e i suoi servizi specialistici. E poi il mondo sanitario, che ĆØ l'interlocutore con cui più difficoltĆ  riusciamo a comunicare. ƈ quindi un'occasione per essere vicini agli over 65, ovvero coloro che purtroppo vanno incontro a forme di non autosufficienza, di isolamento, una fragilitĆ  a tutto campo che parte ovviamente da quella a carattere sanitario, ma zooma anche su tutte le vulnerabilitĆ  di carattere socialeā€.

ā€œUn lavoro molto impegnativo per il quale ĆØ stato necessario costituire un gruppo di lavoro interno al settore che si occupa prevalentemente di disabilitĆ , con l’assistenza tecnica del Plus e di altri due settori dell’amministrazione: quello Informatico, che ci ha consentito attraverso i dati anagrafici di avere le prime elaborazioni, e quello di Protezione Civile, al quale abbiamo inviato tutti i dati delle persone con disabilitĆ  presenti nelle vie a rischio di Quartu - il commento della dirigente dei Servizi sociali Lorena Cordeddu -. Un’azione di squadra che ci ha giĆ  permesso di agire tempestivamente la scorsa estate durante un incendio, intervenendo direttamente nelle case delle persone a rischioā€. Allo stato attuale, la costruzione dell’anagrafe delle fragilitĆ  ĆØ arrivata al primo step. Il database

verrĆ  infatti ulteriormente integrato non appena saranno acquisiti i dati sanitari dei residenti inclusi nel report, per i quali ĆØ necessario il contributo del distretto sanitario locale, con il coinvolgimento dei consultori, del Csm, dell’Uvt per quanto riguarda la non autosufficienza.  La metodologia utilizzata per la definizione del database ĆØ stato spiegato anche da Sandra Correddu, responsabile Area Adulti dell’assessorato: ā€œSiamo partiti dagli elenchi forniti dall’Ufficio Anagrafe e poi abbiamo fatto una progressiva scrematura per arrivare ad avere il dato finale dell’anagrafe delle fragilitĆ . Effettivamente emerge un alto numero di cittadini interessati, sul quale incidono alcuni contesti nei quali non avere la possibilitĆ  di raggiungere agevolmente dei servizi importanti, quali una farmacia, un medico, aumenta la condizione di vulnerabilitĆ . ƈ un percorso in divenire; l’obiettivo finale ĆØ conoscere il bisogno reale del cittadino fragile per poter incidere sul suo benessere, sulla sua qualitĆ  di vitaā€.

Il quadro multidimensionale delle vulnerabilitĆ  ĆØ stato costruito puntando un faro sulla fragilitĆ  economica e sanitaria, integrando i dati dell’Anagrafe centrale del Comune con lo sviluppo di indicatori sociali, proprio con l’obiettivo di creare una rete sociale. La base di nucleo fragile ĆØ una persona che ha almeno 65 anni. Tale soglia ĆØ stata poi graduata progressivamente con l’aumentare degli anni e in base al numero di anziani componenti il nucleo familiare. Per calcolare la fragilitĆ  si ĆØ poi tenuto conto dei dati in possesso riguardo tutte le leggi per le quali vengono richiesti accessi ai servizi; infine si ĆØ analizzata la condizione economica, per individuare in particolare i nuclei con Isee inferiore ai 9500 euro. Si ĆØ cosƬ arrivati a un indice di fragilitĆ  numerico per ciascuna persona interessata.

Complessivamente si parla di 16.650 persone, suddivise in 9mila donne e 7.500 uomini, per un totale di 12300 nuclei, che evidenzia quindi la presenza di quasi 5mila utenti che abitano da soli. La fascia d’etĆ  più interessata ĆØ compresa tra i 65 e i 74 anni di etĆ . Sono principalmente coniugati o coniugate, con una certa percentuale di persone vedove, di celibi o nubili, di divorziati. Circa 600 soffrono anche di problemi economici, avendo un reddito inferiore alla soglia indicata. ƈ stata cosƬ studiata una scala di fragilitĆ , per accendere una luce in particolare su quelle persone che hanno un livello di fragilitĆ  alto e medio-alto.

ā€œI miei complimenti all’amministrazione di Quartu e a tutti coloro che hanno permesso la realizzazione di questo progetto - ha commentato il presidente di  Confcooperative FedersolidarietĆ  Sardegna Antonello Pili, presente all’incontro -. ƈ il primo Comune in Sardegna a realizzare un lavoro di questo genere, cosƬ dettagliato, riguardo l’Analisi delle fragilitĆ . ƈ una programmazione integrata che permette di migliorare la qualitĆ  della vita delle persone. Il mio consiglio ĆØ quello di provare a proporre il modello anche alla Regione, affinchĆ© possa essere sperimentato e poi magari concretizzato in modo strutturale su più livelliā€.

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