Aggressione in carcere a Uta
Le aggressioni nel carcere di Uta continuano a destare allarme tra gli operatori della Polizia Penitenziaria. Nelle ultime ore, un detenuto giĆ noto per episodi simili ha tentato di strangolare un poliziotto durante le operazioni di perquisizione.
Luca Fais, segretario regionale del SAPPE, racconta i momenti di tensione: «Il detenuto aveva già aggredito altri colleghi il mese scorso, costringendoli a interventi chirurgici e a una lunga assenza dal servizio. Ieri mattina ha cercato nuovamente di colpire, prima contro un Ispettore di reparto, poi barricandosi in cella e minacciando gli agenti intervenuti. Ha tentato di strangolare un poliziotto e, subito dopo, ha causato una sospetta frattura a un altro collega, poi trasportato al pronto soccorso».
Il sindacato denuncia una situazione divenuta insostenibile. Fais sottolinea: Ā«Non possiamo più tollerare aggressioni ripetute da parte dello stesso detenuto recidivo. Nel carcere di Cagliari il personale lavora in costante emergenza, con rischi elevatissimi per la propria incolumitĆ . Nel 90 per cento dei casi, le aggressioni provocano ricorso al pronto soccorso e assenze prolungate dal servizio. Pretendiamo lāapplicazione delle circolari che prevedono lāallontanamento dei soggetti più pericolosiĀ».
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ribadisce la gravitĆ dellāepisodio: Ā«Chi aggredisce un poliziotto aggredisce lo Stato. Porteremo questa protesta al Dipartimento dellāAmministrazione Penitenziaria per chiedere provvedimenti urgenti a tutela dei colleghi di Uta e della SardegnaĀ».
Il leader nazionale aggiunge: Ā«Rivendichiamo strumenti di difesa idonei per proteggere la Polizia Penitenziaria. Bisogna fermare lo smantellamento delle politiche di sicurezza: vigilanza dinamica, regime aperto e carenza di personale hanno favorito unāescalation di eventi critici. Servono misure immediate per ristabilire lāordine e garantire sicurezza nei penitenziariĀ».
Il SAPPE conferma quindi la volontĆ di portare la questione nelle sedi competenti e sollecita un intervento rapido per interrompere la catena di aggressioni nel carcere di Uta, ormai divenuta quotidiana emergenza.